Si potrebbe definire solidarietà nella solidarietà il gesto di un gruppo di «amici di fra’ Elia» camuni (di Artogne) e bergamaschi che da anni stanno lavorando a Calvi d’Umbria per il recupero di un antico convento francescano.
Erano lì il 3 e 4 settembre, per festeggiare la ricorrenza della Madonna di Fatima. Due giorni di preghiera e riflessione col terremoto che aveva già distrutto Amatrice, Accumoli e dintorni, al di là della dorsale appenninica. Proprio in quei giorni ai bresciani arriva una telefonata che li spinge nella realtà del sisma: vicino a Norcia vive una coppia di anziani, Lino e Cristina, con problemi di salute e senza un posto per dormire. Cercano una roulotte.
«Non c’è nessuno su da voi che potrebbe offrire un ricovero a queste due persone?» chiedono Lucia e Alessio, due volontari umbri. Giovanni, Ovidio, Fausto, Maurizio e Domenico non se lo fanno dire due volte, e in breve si rende disponibile una roulotte parcheggiata in un campeggio a Porto San Giorgio portata a destinazione con Andrea al volante. D.BEN.