Il guru della moda in cattedra
per esportare i giovani creativi

Luciano Di Nardo durante una tappa all’istituto «Tassara» di Breno BATCH

Definirlo uno stilista sarebbe riduttivo, e forse è più appropriato parlare di uno dei tanti camuni che hanno saputo andare oltre l’«istinto produttivo» potenziandolo con una grande dose di creatività. Così il successo non è mancato, e l’ultima iniziativa professionale da avviare e un prestigioso riconoscimento alla carriera avverranno nel corso dell’anno, con l’apertura a Santo Domingo di una sezione di Accademia d’arte che porterà il suo nome e addirittura con l’inaugurazione di un museo a lui dedicato.

Grandi novità che ruotano attorno a Luciano Di Nardo, un 68enne originario di Cevo (per parte di madre, Giuseppina Scolari, nata nel 1919) e molisano per parte di padre, trapiantato a Milano da oltre mezzo secolo e dal 1975 designer internazionale decisamente quotato.

Oltre ad aver fatto della creatività stilistica una professione è anche docente di «fashion engineer designer», e prepara tecnici a livello internazionale nella filiera della moda attraverso Tfgsystem, un metodo di docenza originale ed esclusivo creato da lui: a Milano, in piazza De Angelis, dove ha sede l’Accademia Di Nardo, opera il Centro d’alta formazione professionale per la filiera della moda. Il creativo camuno internazionalizzato è stato ed è consulente per alcuni grandi marchi del lusso, da Missoni a Ferrè, da Krizia a Dolce & Gabbana a Cavalli, ed è implicitamente un ambasciatore del made in Italy.

Prevedibilmente il suo lavoro lo porta costantemente in viaggio per il mondo, in Uruguay, soprattutto in Cina e in Egitto, ma anche in Giappone e Portogallo. Proprio in Egitto, sotto la lunga presidenza di Hosni Mubarak, lo stilista camuno ha lavorato cinque anni (dal 1990 al 1995), e in quel periodo era stato incaricato di disegnare le divise tuttora utilizzate dalla guardia presidenziale.

DI NARDO conserva un legame ancora forte con Cevo: purtroppo ritorna raramente, ma mantiene amicizie in particolare con il sindaco Silvio Citroni e con l’ex campione del chilometro lanciato e maestro di sci Pietro Albertelli. Nell’allora Comune unico di Valsaviore avevano casa i suoi nonni paterni, e il designer ricorda ancora la casa di famiglia in via Giardino.

Ma non c’è solo Cevo: grazie a un accordo sottoscritto con l’Iis «Tassara Ghislandi» di Breno, il consulente stilista coordinerà una serie di corsi gratuiti di alta formazione professionale finanziati dalla Regione. Durante l’incontro a tema con i vertici della scuola, Di Nardo ha definito così il progetto: «L’obiettivo è formare i giovani nel più breve tempo possibile per farli assorbire immediatamente nel mondo del lavoro. Sono orgoglioso di poter affermare che ce li prenoteranno in anticipo».

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