L’asta delle seggiovie: una prima via d’uscita

Sci in pausa a Montecampione BENZONID

C’è un vero groviglio di necessità e interessi che preludono alla rinascita di Montecampione, ma forse qualcosa della ingarbugliata matassa si sta dipanando., Crisi di Montecampione Ski area, Patto territoriale di sviluppo turistico e ristrutturazione e rilancio degli alberghi sono i tre elementi che si intersecano., In particolare i primi due sono legati strettamente, con il terzo che può ricoprire un ruolo non secondario., E poi c’è il Consorzio dei residenti, che pure intende giocare questa partita., Iniziamo col dire che già c’è stato un primo approccio tra quest’ultimo e i commercianti., Un incontro per sondare l’umore di chi gestisce una attività nella stazione turistica e per capire se gli addetti ai lavori sono disposti a pagare per intero la quota di adesione al Consorzio., Quota che attualmente grava sui commercianti solo al 50%., L’associazione guidata da Maurizio Carrara ha risposto sì, ben sapendo che gli impianti in funzione non fanno altro che creare indotto anche per questa categoria.

Già nell’ottobre del 2012 furono una quarantina i pubblici esercenti che insieme ad alcuni residenti misero per primi mano al portafoglio per sottoscrivere la nascita di Montecampione Ski area proprio per la gestione degli impianti di risalita., Oggi si torna a chiedere il loro apporto, al quale si dovrebbe affiancare anche quello del Consorzio., Quanto alla più volte citata Montecampione Ski area, per la società si è affacciato il «concordato di continuità aziendale»: prevede la prosecuzione dell’attività di impresa, ma con la cessione di alcuni impianti per ottenere liquidità necessaria ad assolvere agli obblighi debitori., Così, il registro generale delle esecuzioni dice che il prossimo 6 aprile andranno all’asta la seggiovia «Le Baite», ferma da decenni e valutata 90 mila euro; la «Preottone-Corniolo», una quadriposto ad ammorsamento automatico soggetta a revisione dal dicembre 2022 e con base di partenza da 400 mila euro; e la «Gardena», destinata ai più piccoli e lunga solo 350 metri, per 120 mila., Il lavorio istituzionale e le fibrillazioni di questi giorni sono proprio legati alla nascita della nuova realtà che andrà a prendersi gli impianti messi all’asta., Sono coinvolti nell’operazione gli enti locali, la società che sta ristrutturando l’albergo di quota 1.800 e il Consorzio residenti., Per iniziare bisogna mettere sul piatto almeno 610 mila euro., Un primo passo che guarda al futuro di Montecampione., D.Ben.

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