La santella torna a splendere

La santella di Montecchio in via Papa Giovanni XXIII

La rivoluzione in atto a Montecchio di Darfo è un insieme di piccoli passi., Iniziata con la chiusura del ponte vecchio che ha regalato una nuova vivibilità alla frazione e al parco fluviale si sta completando con piccoli interventi che vanno tutti nella stessa direzione, valorizzare il centro storico e incentivare il turismo., Così dopo la scaletta che ha messo in sicurezza l'accesso al fiume ecco la fine dei lavori alla santella di via Papa Giovanni XXIII., Abbandonata e con seri problemi di distacco che avrebbero portato alla perdita di tutta la parte iconografica, l'edicola è stata ristrutturata grazie al bando della Comunità montana di Vallecamonica che oggi la restituisce, dopo mesi di ponteggi e teli, alla popolazione., Manca un solo tassello, un'illuminazione d'accento che arriverà anche per lei nell'ambito della riorganizzazione dell'illuminazione pubblica della città: «Questo è il segno - dice il vicesindaco Attilio Cristini - dell'importanza dei beni culturali.

Sono lavori di manutenzione, ma sono il punto cardine per una città di qualità»., Non sarà l'unica oggetto di attenzione, ma il patrimonio è ampio e arrivare d'appertutto costa tempo e denaro: «sono più di settanta le santelle e gli affreschi murali della città e delle frazioni., Sistemarli è un obiettivo al centro dell'attenzione, c'è però la necessità di ricerca di finanziamenti specifici e soprattutto di un coordinamento pubblico-privato»., Quello che ci si aspetta da Montecchio è che «la piccola scintilla scoccata - chiude Cristini - potrebbe innescare un sistema di imitazioni in cui pubblico e privato si coordinano e si valorizzano reciprocamente., Pensare sia solo il pubblico a fare è un errore, c'è bisogno di una rivoluzione in cui tutti facciano la loro parte»., •

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