pisogne

Le palafitte del Mirad'Or pronte per la mostra di Buren

Il Mirad'Or di Pisogne

Quattro grandi corpi luminosi visibili di giorno e di notte, in un nuovo spazio pubblico sempre gratuito in cui senza sosta dialogano la terra e l’acqua, l’arte e lo sguardo: dal 24 aprile al 30 settembre Daniel Buren sarà il primo artista in mostra a Mirad’Or, l’originale palafitta espositiva immersa nel Lago d’Iseo commissionata dal Comune di Pisogne, nata da un’idea di Gigi Barcella per ospitare le suggestioni del Contemporaneo.

Ad animare questo piccolo padiglione, disegnato dall’architetto Mauro Piantelli (De8_Architetti) e la cui direzione artistica è affidata al gallerista bresciano Massimo Minini, è l’idea dell’incontro e dell’accoglienza di pratiche artistiche, stili e ricerche che possano nutrire e nutrirsi di un territorio come quello della provincia bresciana molto sensibile alle istanze dell’arte contemporanea (5 anni fa il successo della celebre installazione di Christo «The floating Piers» sul lago d’Iseo, ma anche il percorso «Ouverture» pensato da Mimmo Paladino per Brescia nel 2016, accanto ai focus su Anish Kapoor, Emilio Isgrò, Francesco Vezzoli).

In questa palafitta Daniel Buren, figura di rilievo internazionale, ha dunque portato la sua ricerca nell’ambito dell’arte concettuale. Con l’installazione di due dittici composti da quattro teli in fibra luminosa in cui il motivo a righe verticali di 8.7cm interagisce con tecnologia e ambiente,

Il Mirad’Or è uno «spazio pubblico dove la possibilità d’indugiare è amplificata -  afferma l’architetto Mauro Piantelli - un piccolo padiglione pensato per l’arte contemporanea, ma anche un belvedere che inquadra, e quindi svela, il paesaggio».

Suggerimenti