Legna, niente tagli: è l’ora di riciclare

Niente nuovi tagli: ci sono gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia

È una pratica centenaria: il taglio del bosco per l’approvvigionamento di legna da ardere si pratica da tempo immemorabile anche in Valcamonica; ma quest’anno i privati non possono darsi da fare sul territorio di Ceto., Colpa della tempesta Vaia dell’ottobre di due anni fa, che ha schiantato moltissime piante in gran parte ancora sul terreno., Lo ricorda la sindaca Marina Lanzetti: «Ritengo che prima di autorizzare il taglio sia opportuno provvedere alla ripulitura del territorio, almeno dove è possibile», sottolinea., NEGLI ULTIMI mesi del 2019 in Comune sono arrivate alcune richieste d’autorizzazione per poter raccogliere legna a uso domestico attraverso appunto il taglio, e un privato che l’ha presentata per conto di quattro famiglie, non avendo ottenuto il consenso per un taglio da 250 quintali, aveva rilanciato con l’opzione della località «Seret», a una decina di minuti dal paese (ricca di roveri, carpini e frassini) in alternativa alla Valpaghera., Verso la fine dell’anno, dal Consorzio forestale Pizzo Badile, competente per i lavori boschivi del Comune, è arrivato il «no» all’autorizzazione imposto dal municipio.

È ancora Lanzetti a confermare che per ora non sarà possibile eseguire nessuna operazione: «Al Consorzio forestale è stato comunicato di attendere con l’assegnazione dei lotti., Si darà il via alle operazioni appena possibile, ma col recupero della legna già tagliata e accatastata in Valpaghera», ovvero la valletta laterale gravemente danneggiata dalla tempesta., POI CONCLUDE con una frecciata: «Probabilmente qualche nostro concittadino pensa di avere tanti diritti e pochi doveri, ma tutti devono imparare a rispettare le decisioni amministrative anche quando queste vanno contro i propri interessi., Interessi in questo caso rappresentati dalla probabile vendita del legname, che al contrario dovrebbe essere utilizzato per l’uso familiare»., •

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