«Ci sono tante, troppe ragioni per dire no a questo assurda fusione: le abbiamo sviscerate negli ultimi mesi e pensiamo che gli elettori le abbiano recepite e ne tengano conto al momento di recarsi ai seggi». Fabio Fogliaresi è il responsabile del Comitato che a Temù si oppone al matrimonio «voluto esclusivamente dai poteri forti dell’alta Valle, perché invece la nostra gente intende difendere la propria identità e rappresentatività». È il cavallo di battaglia del giovane consigliere di minoranza di Temù e dei suoi compagni di avventura: «Soffermandoci sulla rappresentatività, oggi questa è garantita anche per le frazioni.
MENTRE un domani, col nuovo grande Comune, tale possibilità sarebbe sicuramente preclusa a molti piccoli nuclei abitati, che non avrebbero rappresentanti in seno al consiglio. Pertanto la cosiddetta fusione secondo noi non avrà sicuramente alcuna ricaduta positiva sul territorio e andrebbe solo a creare confusione e speculazione. Invitiamo tutti i cittadini a recarsi ai seggi, a esprimere il loro parere negativo, perché trattandosi di una consultazione senza quorum, pochi elettori potrebbero decidere il futuro di tutte e tre i paesi».L.F.