Prima la neve di domenica, benedetta ma capace di mandare in tilt per poche ore la circolazione sulle vie montane, poi il vento. Il meteo offre sempre più imprevisti, e nella tarda serata di lunedì ha regalato una tromba d’aria che si è abbattuta sui monti alle spalle di Pisogne. Il forte vento proveniente da Sud ha percorso la dorsale del monte Guglielmo per poi discenderne i versanti e continuare lungo la Val Palot. Lasciando un segno pesante sui boschi e anche su alcuni edifici.
IL VORTICE ha sradicato un centinaio di abeti rossi nella zona compresa tra la frazione di Fraine e la Val Palot, e rami e tronchi si sono schiantati anche sulla carreggiata di collegamento tra le due località: sul posto, intorno alle 23, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo, i quali hanno dovuto lavorare alcune ore per sgomberare il materiale, mettere in sicurezza e bonificare il manto stradale. Sempre a causa del maltempo che ha abbattuto una decina di abeti sulla via di collegamento tra la località Portole e la strada comunale, le famiglie Zanardini e Fettolini sono rimaste isolate: per «liberarle» sono arrivati gli operai di una ditta boschiva locale, che per tutto il pomeriggio di ieri hanno lavorato per sgombrare la carreggiata dai detriti. Sul versante opposto della montagna, nella zona sovrastante l’abitato di Grignaghe, tra le località Sòm, Rongài e Zoncone, il vento ha danneggiato seriamente diversi pali di sostegno e i tralicci telefonici, oltre a quelli della corrente elettrica. La conseguenza è stato un black out delle comunicazioni in quell’area, che per diverse ore è stata irraggiungibile. Gli edifici? Due abitazioni, in località Razziche e Stalèt, hanno subito gravi danni alle coperture: le raffiche d’aria hanno scoperchiato il tetto di una casa e «soffiato» via centinaia di tegole. Problemi anche sull’alto Sebino: sulla strada rivierasca del lato bergamasco si è verificata l’ennesima frana all’altezza di Zu di Riva di Solto. La strada è stata chiusa dopo che nella notte alcuni grossi massi sono caduti abbattendo le reti di protezione.