Piste, bacini e strade:
in Consiglio è bagarre

Pubblico delle grandi occasioni e roventi polemiche in Consiglio ad Artogne. Oggetto del contendere la questione Montecampione, con i suoi nodi legati a strada per il Plan, fallimenti societari e opere di urbanizzazione, gestione acquedotto, accordo convenzionale con il Consorzio Residenti, unitamente alla richiesta (respinta) di costituire una commissione dedicata alla stazione sciistica. A sollecitare il dibattito un’interrogazione e una mozione della minoranza de «il Maglio».

A PROPOSITO della strada per il Plan, è stato chiarito che il Comune da solo non intende gestirla, non ne ha la possibilità economica. Si lavora a un accordo di programma per inserirla nel piano di sviluppo dell’intera media e bassa Valle Camonica, sperando in finanziamenti regionali legati a fondi europei. E qui le prime scintille: l’ex sindaco Cesari ha parlato di accordo già siglato con la Provincia, l’attuale amministrazione gli ha rinfacciato che nulla esisteva in merito. Sul fronte acquedotto e depuratori altre posizioni contrapposte: da un lato l’attuale amministrazione che dell’Ato non si fida, dall’altra la precedente che sperava invece di puntare su questo ente per risolvere il problema. Nulla è stato detto di specifico della bozza di convenzione con il Consorzio Residenti, oggetto di confronto da oramai due anni, che dovrebbe definire i reciproci impegni tra Artogne e Pian Camuno da un lato ed ente gestore del comprensorio di Montecampione dall’altro.

Molti i distinguo anche a proposito dei tre bacini ipotizzati dalla Montecampione Ski Area per l’innevamento artificiale. «Avete la volontà di farli?», ha incalzato Cesari. La risposta teoricamente positiva è stata condita da molti interrogativi: tre invasi sono inconcepibili, la posizione di uno in particolare presenta alti rischi, non si possono creare i presupposti per un vespaio di contestazioni... e via di seguito. Quanto alla deliberata partecipazione di Artogne al capitale di Msa, una precisazione dal capogruppo di maggioranza: «Presenterò una memoria per ribadire che la partecipazione non comporta condivisione delle scelte societarie e alcun impegno del Comune a manutenzioni stradali, fognarie e gestionali e neppure garanzia per future ricapitalizzazioni».D.BEN.

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