«Pitoti», la valle frammentata
riparte dall’ipotesi Fondazione

Graffiti di Valcamonica: arriva l’ora della Fondazione? BATCH

Una fondazione incaricata di gestire integrandolo l’enorme patrimonio culturale della Valcamonica? L’ipotesi appare e scompare dalla scena da anni, in particolare in relazione all’archeologia valligiana, e finora non si è mai concretizzata per la difficoltà di far coesistere tanti, troppi interessi. Adesso però l’assessore alla Cultura della Comunità montana Simana Ferrarini sta lavorando con convinzione al progetto, e dopo un anno di attività un primo importante passo è stato fatto.

POCHE settimane fa, l’assemblea dei delegati dell’ente comprensoriale ha votato all’unanimità la costituzione del Comitato promotore della Fondazione «per la gestione integrata del patrimonio culturale della Valle Camonica»: le fondamenta sulle quali costruire effettivamente il nuovo ente. Lo scorso giugno il Distretto culturale presieduto da Ferrarini e il Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco camuno, rappresentato dal presidente Sergio Bonomelli, hanno approvato una proposta d’istituzione del Comitato, che dopo il via dell’assemblea comunitaria avrà un anno di tempo (entro il 2018) per dare vita a uno strumento di gestione unitaria, a partire dai parchi archeologici inseriti nel sito Unesco.

Sullo sfondo c’è una realtà frammentata fatta di numerose realtà che, per esempio, si occupano in concorrenza delle visite guidate, e nella delibera approvata dai delegati viene ricordata proprio «la necessità di individuare un soggetto responsabile unitario per tutto il patrimonio archeologico del sito Unesco, per superare le gravi criticità connesse alla gestione separata che comporta duplicazione di funzioni, ridotte economie di scala, dispersione di risorse, orari di apertura non coordinati e modalità divergenti di gestione dei flussi dei visitatori».

Ovviamente la gestione integrata si estenderebbe anche al restante patrimonio culturale camuno, quello dei cicli pittorici, dei siti e dei monumenti d’importanza nazionale, delle testimonianze d’epoca romana, che andrebbero uniformati introducendo l’utilizzo delle card e del biglietto unico.

Ora tocca all’assessore Ferrarini, al presidente della Comunità Oliviero Valzelli ed al responsabile della struttura Sergio Cotti Piccinelli coinvolgere i soggetti pubblici e privati del mondo culturale, imprenditoriale e associativo nel Comitato.

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