Ski Area tira le somme
ma i conti non tornano

Ancora un bilancio in rosso per Montecampione BATCH

«Gentilissimi soci, consorziati e residenti, la stagione invernale si è chiusa e come sia andata è facilmente comprensibile». È questo l’incipit della missiva inviata nei giorni scorsi da Giuseppe Polonioli ai soci di Ski Area Montecampione, per fare il punto della situazione in vista dei prossimi appuntamenti legati alla vendita fallimentare degli impianti di risalita.

Dopo i primi tre, nel corso dei quali ai vertici della società si sono alternati Innocenzo Cotti e Mauro Piovani, anche il quarto anno di affitto fa registrare un bilancio in rosso. Non c’è presidente che tenga.

La contabilità definitiva si sta redigendo, ma le anticipazioni parlano di circa 200mila euro di deficit. Una stagione sciistica che ancora una volta ha dovuto fare i conti con le criticità meteorologiche: dapprima la mancanza di freddo con relativa impossibilità di far partire l’innevamento artificiale, poi la pioggia a disfare quanto faticosamente imbiancato, quindi la neve naturale ma tardi. Solo nella seconda parte della stagione si è riusciti a capitalizzare qualcosa, ma non è bastato per coprire le spese.

Se poi si considera che la lanciata ricapitalizzazione della srl con annessa richiesta di contributo ai residenti ha prodotto «risultati altamente deludenti» come dice Polonioli, il quadro è completo e «non si lasciano molte speranze per la prospettiva futura della gestione degli impianti». Oggi per Ski Area Montecampione scade il contratto di affitto della fallita Montecampione Impianti, che ora torna in mano al curatore per l’esperimento di vendita all’asta. E sta crescendo l’apprensione tra i dipendenti, che potrebbero trovarsi senza lavoro se è vero che, a stare ad alcune voci, con il curatore fallimentare si è fatto vivo qualcuno che potrebbe presentare un’offerta, ma libero dall’onere delle riassunzioni. Da qui le trattative in corso, per acquisire gli impianti da parte di Ski Area e dare continuità alla gestione, con nuovi abboccamenti anche tra Oliviero Valzelli presidente del Bim e Carlo Gervasoni. Che non sembra però al momento abbiano portato a molto. La palla è ora totalmente nelle mani del curatore fallimentare.D.BEN.

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