Turismo, il futuro è sostenibile
e ha un costo di ottanta milioni

Grandi risorse sono previste per lo sviluppo del cicloturismo BATCH

Sviluppo turistico, mobilità sostenibile, miglioramento della viabilità e dei trasporti e valorizzazione di ambiente e paesaggio: costerà 80 milioni il grande progetto condiviso dedicato alla bassa Valcamonica che, avviato giusto un anno fa, vede come partners e attuatori comuni ed enti comprensoriali camuni e bergamaschi, le due amministrazioni provinciali, sei comunità montane, tre comuni e sette soggetti pubblici e privati.

È TUTTO contenuto in uno studio strategico che vede Darfo Boario nel ruolo di capofila e il Gal Sebino Valle Camonica e Val di Scalve in cabina di regia: il «pubblico» ci investirà 55 milioni di euro e i privati 23. Entrando nei dettagli, 13 milioni di euro verranno impegnati per lo sviluppo del sistema dell’accoglienza e della ricettività turistica, della mobilità sostenibile, della promozione e delle riqualificazioni ambientali e paesaggistiche; 33 e mezzo per viabilità e accessibilità; 13 milioni e 900 mila per il turismo bianco, termale e del benessere e 16 e 400 mila per il cicloturismo e il turismo attivo e verde.

Ieri, nel salone Bim di Breno il masterplan è stato presentato dal presidente della Comunità Oliviero Valzelli, dal sindaco di Darfo Ezio Mondini e dal presidente del Gal Walter Sala insieme alle linee strategiche: lo stesso Valzelli e Mondini hanno fissato l’obiettivo da cogliere lavorando sullo sviluppo turistico sostenibile della bassa valle, e precisamente su alcune sue peculiarità come i demani sciabili, le terme e l’ambiente.

Le risorse per realizzarlo? Walter Sala ha parlato di diverse opportunità di finanziamento che vedono come interlocutori la Fondazione Cariplo, la Regione e il Governo, oltre alla possibilità di accedere ai finanziamenti dell’Unione europea. In assoluto nelle 4 aree d’intervento spiccano gli 11 milioni d’investimento per la viabilità d’accesso al polo termale di Darfo, i 10 per incentivi destinati all’ammodernamento e allo sviluppo del sistema dell’accoglienza turistica, i 5 e mezzo per la viabilità verso Montecampione e gli altrettanti per l’eliminazione del passaggio a livello di Malegno sulla provinciale.

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