Turismo lento, ragazzi a un passo dal cielo

Alle prese con l’alta quotaScorci fantastici del gruppo dell’AdamelloUn passaggio alpinistico piuttosto impegnativoI ragazzi di «Va’ Sentiero» impegnati nella parte camuna della camminata

Il 2019 è stato designato a livello mondiale come l’anno del turismo «lento», ovvero dei viaggi a piedi, a cavallo, salendo a bordo di un treno che percorre linee recuperate., L’anno delle trasferte sostenibili, insomma, e da effettuare possibilmente a contatto con la natura., C’è chi ha preso molto sul serio questa intenzione, per concretizzare la quale un gruppo di ragazzi riuniti nel progetto «Va’ Sentiero» sta percorrendo a piedi il «Sentiero Italia»: un itinerario che si sviluppa su tutta la dorsale appenninica, isole comprese, e sul versante meridionale della catena alpina., LUNGA la bellezza di 6.880 chilometri, la concatenazione di questi tracciati è stata ideata nel 1983 da alcuni giornalisti amanti delle escursioni; poi, nel 1990 è stata fatta propria dal Club alpino italiano che, grazie al contributo delle proprie sezioni sparse lungo tutta la penisola, ha disegnato dettagliatamente il percorso, individuato i posti tappa e collocato la segnaletica; l’inaugurazione avvenne nel 1995 con la manifestazione «Camminaitalia ’95»., «Il nostro obiettivo primario è quello di promuovere questo fantastico tracciato che corre lungo tutto il nostro stivale - spiega Yuri Basilicò, il presidente dell’associazione che ha lo stesso nome del progetto -., Oltre a ciò vogliamo offrire una testimonianza forte e giovane delle terre alte italiane e farle conoscere in un’ottica nuova grazie al nostro itinerario».

L’ALTRO IERI otto dei ragazzi (a turni prestabiliti vengono sostituiti da altri) impegnati nell’avventura partita il mese scorso dal Friuli, e che è destinata a concludersi il prossimo anno a Santa Teresa di Gallura, nel Nord della Sardegna, prima di incamminarsi verso il Gavia hanno fatto tappa a Ponte di Legno e, suddivisi in due gruppi, hanno colto l’occasione per visitare il ghiacciaio del Presena, le vette che lo circondano e le poderose fortificazioni della Prima guerra mondiale realizzate ai 2500 metri di quota delle Bocchette di Val Massa, sopra Villa Dalegno., «Ieri (era martedì) siamo entrati in Lombardia ed è stato amore a prima vista, tra l’altro alcuni di noi sono originari di questa regione e, quindi, per loro è un po’ come tornare a casa - afferma il leader di Va’ Sentiero -., Siamo stati accolti dalle magnifiche cime dell’Adamello e della Presanella., Questa mattina (mercoledì) gli amici del Cai ci hanno accompagnati ai tremila metri del ghiacciaio Presena e alla piccola muraglia cinese italiana: è stato emozionante e spettacolare poter ammirare il ghiacciaio, la roccaforte e i trinceramenti di cent’anni fa»., «LA SEZIONE del Cai di Pezzo-Ponte di Legno si è sentita subito pienamente coinvolta in questa iniziativa naturalistica - aggiunge il presidente del club dell’alta valle Corrado Asticher - e ben volentieri abbiamo fornito tutto il supporto a questi ragazzi nell’unica tappa bresciana che li ha portati dalla Valle delle Messi al bivacco Linge: una variante obbligata questa, perché partire da Case di Viso, passare dal Bozzi e arrivare al rifugio Bonetta sul Gavia, come prevedeva il loro piano originale, non è ancora possibile per la tanta neve ancora presente sul tracciato»., Affrontata con successo la faticosa ascesa al bivacco, e dopo una sosta ristoratrice, in questi giorni il cammino dei ragazzi sta proseguendo sulle montagne dell’alta Valtellina: Livigno e Tirano saranno i centri in cui si fermeranno per recuperare un poco la fatica., •

Suggerimenti