Un nuovo sopralluogo nella casa del mistero

L’abitazione di via Ballardini è da diverse settimane sotto sequestro

Nuovo sopralluogo dei carabinieri a Temù all’interno dell’abitazione da dove lo scorso 8 maggio Laura Ziliani sarebbe partita per una breve passeggiata da cui però l’ex dipendente del Comune del piccolo centro camuno non è mai tornata., Ieri mattina in via Ballardini i militari della Scientifica sono arrivati intorno alle 8.30 andandosene poi verso le 13 dopo diverse ore di attività., «Sono stati eseguiti una serie di rilievi fotografici all’interno dei locali - spiegano gli investigatori - Scatti necessari per il lavoro di indagine»., Per la procura Laura Ziliani potrebbe non essere rimasta vittima di un incidente durante la passeggiata, ma potrebbe invece essere stata uccisa., Nel registro degli indagati sono così finite due delle tre figlie dell’ex agente della Locale di Temù (da qualche tempo era impiegata in quello di Roncadelle) che dopo la morte del marito aveva lasciato la Valcamonica per trasferirsi a Brescia., Le due ragazze, 27 e 19 anni (sono la maggiore e la minore delle figlie) sono indagate per omicidio volontario e occultamento di cadavere., Con loro ha ricevuto l’avviso di garanzia anche il fidanzato della maggiore, un ragazzo originario della provincia di Lecco., Erano state proprio le figlie a dare l’allarme l’8 maggio quando intorno alle 10 non l’avevano vista tornare dalla passeggiata.

«Hanno subito detto che era scomparsa - ricorda una delle tante persone impegnate nelle ricerche -Non era passata nemmeno un’ora da quando la madre non aveva fatto ritorno a casa»., La zona era stata battuta palmo a palmo per giorni senza però dare risultati., Il 23 maggio nell’alveo del Fiumeclo era stata ritrovata una scarpa che i familiari avrebbero confermato appartenere a Laura Ziliani., Era così stata organizzata una seconda battuta di ricerche che non aveva però portato a nulla., Di Laura Ziliani nessuna traccia., Il suo cellulare, muto dalla sera prima della scomparsa (una delle figlie ha però raccontato di averla vista al telefono la mattina dell’8 maggio), i carabinieri l’hanno trovato nella cantina dell’abitazione di Temù incastrato tra la scale e un mobile., In casa c’era pure l’orologio con gps da cui la donna non si separava mai durante le sue passeggiate in montagna., Dubbi e incongruenze che a breve gli inquirenti potrebbero sciogliere e chiarire.•.

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