Un treno di poeti in arrivo
Rime e bellezza nel Musil

Arriveranno con il treno da Pisogne, la cittadina alle porte della valle nel cui parco pubblico ieri si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della manifestazione: oggi i vagoni scaricheranno sulla banchina di Cedegolo un «carico» straordinario fatto di poeti, organizzatori, musicisti, attori e appassionati che stamane alle 11 faranno il loro ingresso nel «Musil» (il Museo dell’industria idroelettrica) di Cedegolo per la chiusura del festival «InCerti luoghi...».

L’evento è organizzato dall’associazione culturale pisognese «Molecole», e Anastasia Guarinoni, che la coordina, ricorda che «questa iniziativa avviata tre anni fa vuole rispondere a un preciso intento che è anche il filo conduttore della nostra associazione: tenere alta l’attenzione sul paesaggio, prima di tutto quello che ci circonda, il lago, la conca morenica, la collina e la montagna, senza dimenticare siti importanti come i giardini, i parchi e i musei, facendoci diventare la cassa di risonanza delle voci poetiche contemporanee che, come noi, hanno a cuore tanta bellezza».

Tornando al Musil, questa mattina il programma prevede alle 11 il dialogo tra il poeta bresciano Massimo Migliorati e l’omlogo romano Valerio Magrelli, e a seguire la proposta «Musica d’acciaio» della violoncellista Daniela Savoldi e la performance teatrale dell’attrice Valentina Fariello «Come acqua che scorre». Dopo il bon appétit delle 13,30 offerto dall’associazione culturale Casa Panzerini coordinata da Francesca Baccanelli e Gigi Conti, il festival proseguirà in sala video con la proiezione del film di Marina Spada «Poesia che mi guardi» sulla vita e la poesia di Antonia Pozzi, la poetessa milanese del ’900 scomparsa a soli 26 anni e alla quale è dedicata la rassegna. Ci sarà anche tempo per una inaugurazione, quella della mostra «Tra Nulla e quasi» di Agostino Perrini, un artista di Sale Marasino scomparso lo scorso anno, aperta nella sala Ghitti e sostenuta dalla Fondazione Tassara. Sarà presentata da Franca Grisoni e Marco Frusca. L.RAN.

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