Una domus
romana nel
futuro museo

Gli scavi nel cortile interno dell’Incubatore d’imprese di CividateUn altro scorcio del futuro Museo Archeologico nazionale BATCH

Luciano Ranzanici Potremmo considerarlo un ottimo auspicio, ed è certamente curioso che la futura sede del Museo Archeologico nazionale di Cividate Camuno si stia rivelando essa stessa nel ruolo, forse prevedibile, di sito archeologico., La nuova sede della raccolta si realizzerà dalla prossima primavera, e potrebbe essere aperta ai visitatori già prima della fine dell’anno., E intanto i lavori di adeguamento dello stabile stanno riportando alla luce nuovi resti della Civitas Camunnorum., SUCCEDE nell’attuale sede dell’Incubatore d’imprese, e la bellissima novità accompagna l’annuncio del trasferimento della raccolta da parte del sindaco Cirillo Ballardini, del direttore del Polo museale della Lombardia Stefano L’Occaso, dell’architetto incaricato del progetto Ilaria Volta e della direttrice del Museo, Serena Solano., Quello che troverà forma rappresenterà finalmente e per intero il nuovo Museo della Valcamonica romana, che traslocherà dall’angusto edificio vicino all’uscita della superstrada all’Incubatore d’imprese (già convento delle Canossiane) nel cuore di Cividate, a due passi delle altre vestigia presenti nel Parco archeologico.

Gli spazi della nuova raccolta, su due piani, saranno almeno triplicati: quella esistente venne istituita nel 1981 grazie a una donazione del Bim e ampliata aggiungendo una struttura che servì a recuperare un grande locale per esporre i reperti migliori, dalle statue della Minerva e del Nudo eroico alla porta in legno della casetta preistorica di Pescarzo, fino al tesoro di monete d’oro di Braone., Il progetto dell’architetto Volta prevede percorsi espositivi moderni e spazi finalmente adeguati alla visione di materiali inediti, per forza di cose custoditi finora in magazzino., E la sorpresa?, Deriva dagli scavi che si stanno tenendo negli spazi interni all’Incubatore: «Il cortile è un cantiere - spiega Serena Solano - teso a verificare il potenziale archeologico dell’area, e durante la campagna sono emerse strutture riferibili a un edificio romano, quindi un museo in un museo, che rimarrà naturalmente aperto ai visitatori»., •

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