Altri profughi in arrivo
Il Comune alla finestra

Amministratori e rappresentanti delle istituzioni durante la visitaIl residence «Tre Casali» all’interno del quale sono ospitati i sette richiedenti asilo arrivati ad Anfo BATCH

Ieri mattina i rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori comunali hanno effettuato un sopralluogo al residence «Tre Casali» di Anfo, dove sono stati alloggiati 7 richiedenti asilo di origine africana. La dottoressa Giovanna Longhi, capo di gabinetto della Prefettura di Brescia, accompagnata dal vice sindaco Oscar Zanardi e dall’assessore Gianluca Dagani, ha visitato il villaggio turistico, ormai dismesso, nel quale la cooperativa sociale onlus «Accoglienza e Integrazione» ha affittato 21 appartamenti, fra mono e bilocali, per sistemate giovani africani in attesa del riconoscimento dello status di profughi.

La notizia dell’arrivo dei richiedenti asilo, al momento solo uomini provenienti da Senegal, Gambia e Nigeria, ha messo in agitazione il piccolo comune di Anfo, che con solo 490 abitanti ha già una percentuale del 10,7% di extracomunitari.

Il sindaco Umberto Bondoni e il suo vice, colti di sorpresa, hanno subito attivato i contatti per capire a cosa va incontro la piccola comunità arroccata sulle sponde del lago d’Idro. Con il capo di gabinetto e gli amministratori, ieri c’era anche il responsabile della cooperativa, Marco Riva, che ha spiegato come verranno occupati i ragazzi e quali progetti di integrazione verranno attivati.

Ma tra una spiegazione e l’altra, non ha potuto nascondere agli amministratori che dai primi di novembre altri venti richiedenti asilo potrebbero arrivare al «Tre Casali». La notizia ha, a dir poco, lasciato di stucco vice sindaco e assessore, preoccupati dei risvolti sociali che potrebbero ricadere sull’intera comunità. Del resto se sono stati affittati 21 appartamenti, la logica presuppone che vadano in qualche modo riempiti.

«Adesso - ha commentato a caldo il vice sindaco Oscar Zanardi - attendiamo che ci venga presentato questo progetto di accoglienza e integrazione per capire come e quante persone esattamente vogliono ospitare, poi valuteremo il da farsi».

DEL PROGETTO di accoglienza ha parlato il responsabile della cooperativa, che ha spiegato che al residence saranno presenti costantemente quattro persone che si occuperanno di organizzare le giornate dei giovani con varie attività che potrebbero interessare anche lavori socialmente utili, facendo riferimento alla pulizia del paese e a quella della Rocca d’Anfo. Verranno inoltre impegnati in attività di apicoltura e di ripristino dei sentieri. Intanto al villaggio «Tre Casali» fervono gli ultimi lavori di ripristino dei locali, che comunque già ieri risultavano dignitosi e in ordine.

Suggerimenti