Belprato sempre più paese dipinto. Grazie all’associazione «L’Anima della Pertica», che per il quinto anno consecutivo ha chiamato a raccolta artisti da tutta Italia.
Il via alle operazioni è stato dato, con colori e pennelli alla mano, da Marino Gabusi, artista originario della Pertica ma ormai da tempo emigrato in Svizzera, dove vive, mentre nella sua Belprato ci torna soprattutto d’estate, e dove cinque anni fa è diventato promotore dell’iniziativa.
PER GLI ARTISTI in campo, italiani ma anche svizzeri, ci saranno una decina di giorni di tempo per realizzare opere e murales. Attenti dunque: fino a domenica, festa del patrono San Bernardo, per strade e vicoli di Belprato si potranno incontrare i pittori all’opera sui muri esterni delle abitazioni. E una volta dipinti quei muri diventeranno d’autore, inseriti in una sorta di museo a cielo aperto. Che di anno in anno va allargando la propria singolare collezione e i propri confini.
Un progetto, quello a cura de «L’Anima della Pertica», associazione che mira alla riqualificazione e valorizzazione sociale e culturale del territorio, che continuerà poi nel tempo, da qui ai prossimi anni, con altri interventi decorativi sempre attuati ad agosto. I protagonisti saranno, naturalmente in accordo tra loro, da un lato gli artisti che dipingono, e dall’altro agli abitanti proprietari dei muri, ai quali spetta il compito di rilasciare il permesso per decorazioni e abbellimenti.
L’INTERVENTO per i tanti artisti all’opera non prevede alcun compenso se non quello, apponendo la propria firma, di essere poi per questo ricordati nel tempo.
E per questa quinta edizione di «Belprato paese delle case dipinte», il borgo diventerà anche «paese videosorvegliato»: all’ingresso dell’abitato per chi arriva da Nozza, proprio sopra l’antica fontana, sono stati dipinti due monitor e un grosso occhio che osserva chiunque passa. Un grande fratello che scruta e osserva severo.M.PAS.