Bione, il prete dei restauri si congeda

La parrocchiale di Bione San FaustinoLa chiesa parrocchiale della Pieve

In questo fine settimana i fedeli di Bione saluteranno un parroco straordinario con una autentica «vocazione» per i restauri., Don Aurelio Cirelli se ne va dopo 15 anni di apostolato nelle parrocchie della Pieve, la cui chiesa è dedicata a Santa Maria Assunta, e di San Faustino (con il tempo dei santi Faustino e Giovita), e si congeda con la soddisfazione di essere riuscito a risanare tutte le sette chiese della comunità., «L’impegno maggiore - ricorda il religioso 50enne - ha riguardato la parrocchiale di Bione Pieve, ristrutturata dopo i danni del forte terremoto del 24 novembre 2004 che aveva colpito Garda e Valsabbia., Rimetterla in sesto ha richiesto 500 mila euro, e ancora oggi la comunità della Pieve è gravata da un mutuo residuo, che si estinguerà solo nel 2032, di circa 350 mila»., Ma tolto il dente più doloroso, il resto non preoccupa molto: «Per la parrocchiale di San Faustino, a sua volta ristrutturata dopo i danni del sisma, le rate del mutuo si esauriranno già l’anno prossimo, con un residuo attuale per la comunità di “soli” 30 mila euro».

Don Cirelli, che a Bione, lo dice lui stesso, è «diventato grande», si è però occupato anche di altri cantieri: «Abbiamo ristrutturato la chiesa della Madonna della Rupe, verso Agnosine, sotto la cascata del Salto, e il debito è stato estinto grazie alla solidarietà dei bionesi alla generosità della Fondazione Comunità bresciana e della Comunità montana valsabbina»., Poi è toccato alla Madonna della Neve, verso Casto: i soldi sono arrivati per metà dalla Fondazione Comunità bresciana e per il resto dalla gente., IN SAN ROCCO gli interventi hanno riguardato soprattutto il porticato e il tetto, mentre per San Vigilio, verso Lumezzane, i lavori sono stati gestiti da alcuni bionesi col Gruppo giovani, puntando sull’abbellimento dell’esterno., Infine, a San Bernardo, sul colle omonimo, ci hanno pensato gli alpini bionesi, che già se ne stavano prendendo cura., Poi la parrocchia, col Comune e alcuni privati, ha restaurato diverse santelle; come la Madonna della Febbre di Bersenico., •

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