Capriolo nello zaino, denunciati due segugisti

La femmina di capriolo uccisa dai due cacciatori di frodo di Vobarno

Iniziato con il sequestro di una dozzina di richiami vivi appartenenti a specie protette in una cascina di Treviso Bresciano, l’intenso mercoledì della polizia provinciale si è concluso con una lunga operazione di contrasto della caccia illegale degli ungulati., L’attività è partita appunto con una doppia denuncia per detenzione di specie protette a carico di due cacciatori di Lumezzane: in un edificio rurale a Treviso nascondevano lucherini, fringuelli, peppole e frosoni che, conclusa la verbalizzazione, sono stati trasferiti per la riabilitazione al volo nel centro del Wwf a Valpredina (Bergamo)., Quindi gli agenti del Nucleo ittico venatorio del distaccamento di Vestone si sono messi sulle tracce di una coppia di segugisti ufficialmente a caccia di lepri con i cani in un’area caratterizzata da buona presenza di caprioli e cervi., Le verifiche hanno riguardato il territorio di Capovalle, e in particolare il monte Carzen.

Sono passate ore prima di sentire un fucilata, e a quel punto i poliziotti hanno deciso di appostarsi., Prima hanno individuato il casolare in cui si erano nascosti i due segugisti, entrambi di Vobarno, poi si sono nascosti in attesa che tornassero a valle., Il rientro è avvenuto quando era già buio: il fuoristrada dei cacciatori è stato fermato e a bordo è stato trovato un grosso zaino dal quale sporgevano solo le zampe di una femmina di capriolo abbattuta in modo doppiamente illegale usando i pallettoni normalmente impiegati appunto per le lepri., Inevitabili la doppia denuncia e il sequestro di armi, munizioni e carcassa dell’animale., •

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