Chiude la banca:
«Sempre più soli
e dimenticati»

Lo sportello bancario era aperto all’interno del muncipio BATCH

Da ieri a Capovalle ha chiuso i battenti l’unica banca in paese, che da qui in poi effettuerà soltanto servizi di tesoreria. Un fulmine a ciel sereno per il piccolo borgo valsabbino, costretto a fare i conti con l’ennesimo servizio che viene a mancare. «Da una parte si riempiono tutti la bocca con l’importanza di tenere vive le zone di montagna, dall’altra continuano a eliminare i servizi rendendoci la vita impossibile».

CON QUESTE PAROLE Lorena Righetti, titolare del noto ristorante «Da Bianca», commenta la chiusura a sorpresa dello sportello che era aperto da una trentina di anni e che da oggi funzionerà solo per il pagamento delle tasse.

A gestirlo era la Bcc di Bedizzole, Turano e Valvestino, in uno spazio ricavato nel municipio. «Il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di apertura - raccontano alcuni clienti - c’era da fare la fila, di fuori al freddo. Ma questo era l’ultimo dei problemi, in paese ci sono almeno una quindicina di artigiani, alcune imprese agricole e almeno sei attività commerciali. Senza contare i pensionati. E tutti, più o meno, per comodità avevano il conto alla Bcc». Poi nel 2016 la Bcc di Bedizzole, Turano e Valvestino si è fusa con la Bcc di Pompiano e Franciacorta, dando vita alla Banca del Territorio Lombardo; e a neanche un anno di distanza dalla fusione per Capovalle è arrivata l’amara sorpresa.

«Ma quale territorio? - sbotta il sindaco di Capovalle Natalino Grandi - Qui continuano a parlare tutti di sostegno al territorio e poi fanno solo i lori interessi. La posta è a singhiozzo, la banca chiude, cosa ci resta?». La notizia della chiusura ha colto di sorpresa anche gli amministratori comunali. «Ci avevano avvisati di un cambiamento d’orario - conferma il sindaco - non certo della chiusura alle operazioni dello sportello. Quanto prima mi confronterò con la giunta e poi vedremo il da farsi. Così non va».

IN QUESTI GIORNI poi la disponibilità del bancomat è stata ridotta per timore di assalti e rapine. Come in tutta la provincia, certo, ma con la non secondaria differenza che trovare un altro bancomat non è così semplice da queste parti. «Così - prosegue Lorena Righetti - arrivi il sabato per prelevare due soldi e non ce ne sono più». Ora per andare in banca da Capovalle si deve arrivare fino in Valvestino, almeno 8 chilometri, verso una zona che non è proprio di passaggio. Oppure scende fino a Idro, una dozzina di chilometri. «Qui c’è da valutare una proposta a un altro istituto - conclude la ristoratrice - altrimenti dovremo spostare tutto sulle banche che ci sono a Idro, che per noi alla fine sono più comode».

Capovalle con i suoi 369 abitanti a quasi mille metri di altitudine non è certo una zona appetibile, ma almeno «che si smetta di parlare di solidarietà ai territori disagiati».

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