Gli storici mercati rionali riconquistano le piazze di Prevalle e Gavardo

Il primo mercato (ridotto) di Prevalle dopo il coronavirus

Ieri mattina a Prevalle, oggi a Gavardo: anche in Valsabbia la fase 2 non può prescindere dai tradizionali mercati settimanali rimasti in sospeso., In tutta sicurezza, sia chiaro, e a ranghi più che ridotti: fino a nuovo ordine ci sarà spazio solo per le bancarelle di prodotti alimentari., Per questo a Prevalle erano solo 6 i banchi operativi ieri mattina, posizionati nel piazzale tra le vie De Gasperi e Beccalossi (che più o meno è la loro posizione originale): l’area è stata transennata, con un solo ingresso e una sola uscita, senso unico pedonale e limite massimo di due persone per punto vendita (quindi 12 tutte insieme) e distanza di sicurezza di almeno 2 metri., A controllare gli accessi gli agenti della polizia locale e i volontari del gruppo alpini: a chiunque voleva varcare la soglia è stata misurata la temperatura con un termoscanner professionale arrivato a Palazzo Morani proprio in questi giorni (per la cronaca, erano tutti entro il limite dei 37 e mezzo: la rilevazione più elevata si è fermata a 37,1)., Nonostante tutto il flusso è stato più che discreto: già prima di mezzogiorno si contavano più di 150 ingressi.

E stamattina si replica a Gavardo, dove inevitabilmente la gestione sarà più complessa: sono 23 i banchi alimentari presenti su un totale di 130, quattro volte quelli di Prevalle., SARANNO tutti posizionati in piazza Aldo Moro, così da semplificare la logistica: anche qui ci saranno un solo accesso e una sola uscita, col limite massimo di persone quantificato in due clienti per ogni banco; tutti insieme meno di 50., Meteo permettendo, non si escludono code., A tutti verrà poi ovviamente misurata la temperatura corporea, con l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di 2 metri e più., Controlli e sorveglianza sono affidati alla polizia locale e ai volontari dell’Associazione nazionale carabinieri., Un po’ tutta la provincia guarda a Gavardo stamattina: è il mercato più grande della Valsabbia, un banco di prova importante per tutti i municipi di una certa stazza che da qui ai prossimi giorni inaugureranno i primi mercati della fase 2.

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