Incendio doloso,
brucia la casa
delle streghe

Il retro dell’edificio: l’incendio è stato appiccato in due punti distinti e ha provocato danni ingentiLa facciata dell’edificio in legno che accoglieva i visitatori all’ingresso del Parco delle Fucine di CastoGli spazi interni che ospitavano il bar, la cucina e la zona ristoro

Un gesto vigliaccio., Un incendio di matrice dolosa che tra lingue di fuoco e denso fumo nero si è mangiato «La Cà dele Stree», l’edificio in legno costruito all’ingresso del Parco delle Fucine., L’ALLARME a Casto è scattato nella tarda serata di mercoledì, poco prima delle 23., E il rogo, a quanto pare, è stato appiccato in due punti distinti sul retro dell’edificio che ospita il bar, il punto ristoro e gran parte del materiale che viene messo a disposizione degli escursionisti, in particolare carrucole e imbragature: «Di queste ne avevamo 170 - spiega Roberto, il primo a intervenire avvisato da Lucia, che per prima ha visto le fiamme - e se ne sono salvate forse una trentina»., Sono bastati pochi minuti ai volontari del Gruppo Ferrate, l’associazione che gestisce il parco, per arrivare sul posto., «Ma con una canna usata per innaffiare i fiori c’era ben poco da fare», commenta ancora Roberto., Un’ottantina gli uomini mobilitati., «Ci siamo dati da fare - racconta Santo Piccinelli, presidente del gruppo - ma con pochi mezzi e ancor meno acqua c’era poco da fare»., È servita circa mezzora invece alle squadre dei vigili del fuoco di Salò e Lumezzane per arrivare fino a Casto., Gli uomini hanno lavorato fino alle 4.30 del mattino prima di riuscire a domare il rogo., «Ora - spiega Franco, un altro dei volontari - dobbiamo radunarci per ricostruire la squadra, coesa ma in questo momento profondamente prostrata., Bisogna ripartire subito».

«I danni sono ingentissimi., Ci sarà un sopralluogo - spiega ancora Santo - per quantificarli: la struttura era assicurata»., Niente assicurazione invece per quanto contenuto nell’edificio: carrucole, imbragature e le dotazioni del bar e della cucina., A fianco delle «casa delle streghe» i volontari stanno realizzando un info-point: 80.000 euro di spesa, per la metà pagati dalla Comunità Montana e per l’altra metà divisi in parti uguali tra Comune di Casto e Gruppo Ferrate., «Intervenendo in fretta - racconta Franco - abbiamo evitato che le fiamme intaccassero il secondo edificio., Ma il primo è stato distrutto da un’azione criminale che ha colpito un bene pubblico frutto di 5 anni di lavoro»., Impegnarsi per l’info-point (che distribuirà anche prodotti locali) ha significato esaurire le risorse: «Quindi ricostruire si può e si deve, ma partendo da un portafogli miseramente vuoto»., E dalla rabbia per una vigliaccata miserabile., «Ci sono state almeno dieci denunce presentate contro i nostri lavori, tutte respinte perché ogni cosa era in regola., Ma questo accanimento contro di noi ha finito per legittimare chi vuole distruggerci, anche a costo di compiere atti criminali»., Tra chi ha voluto mostrare solidarietà al Gruppo Ferrate anche don Marco Iacomino, parroco di Casto, Mura e Comero: «Un atto non solo vergognoso ma anche di intimidazione mafiosa»., Solidarietà ma anche risorse infine dalla Comunità Montana: in arrivo ci sono 10mila euro per i primi interventi di ripristino., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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