L’addio a Silvestro Niboli tra lacrime e applausi

L’uscita del feretro: la Valsabbia ha salutato Silvestro Niboli BATCH

Una folla commossa e silenziosa, il pomeriggio del giorno della vigilia, a Comero di Casto, ha accompagnato Silvestro Niboli nel suo ultimo viaggio., Stracolma la chiesa di San Silvestro Papa; stipato il sagrato; trasformata in un enorme parcheggio la strada di Navarò, con tanto di volontari messi a disposizione dal gruppo alpini e dalla protezione civile a gestire il traffico., Imprenditori, politici, amministratori, sindaci con fascia tricolore, forze dell’ordine, il presidente di Aib Giuseppe Pasini, ma sopratutto tanta gente comune che per la famiglia Niboli lavora o ha lavorato., Don Marco Iacomino, parroco di Casto che ha officiato il rito assieme a don Giuseppe Savio di Vobarno e don Bernardo Chiodaroli di Vestone, durante l’omelia si è rivolto ai famigliari del padredella Fondital: «State certi: Silvestro non vi molla., È tornato al suo amato paese, Comero, dove è nato e cresciuto per poi volare via per realizzare il suo sogno imprenditoriale, rimanendo però ben legato alle radici».

All’omelia sono seguite le preghiere, affidate ai nipoti che hanno definito Silvestro «mentore di vita», con la speranza che ci sia chi racconterà la sua storia alle future generazioni., «Carissimo nonno, tutti noi nipoti ti siamo grati per ciò che ci hai dato in questi ultimi anni di malattia»., E poi un semplice «ciao nonno, la tua famiglia» che ha suscitato un lungo e spontaneo applauso sia dentro che fuori la chiesa., Infine il saluto dei sindaci, affidato a quello di Casto Diego Prandini: «Signor Silvestro, lei ha tracciato per noi un lungo solco che rimarrà nel tempo., Grazie»., • M.PAS.

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