La Valsabbia si scopre con le gambe

Un tratto dell’anello sentieristico della Valsabbia tracciato dalle Gev

Il moltiplicarsi degli eventi agonistici e non ha di fatto lanciato la Valsabbia nel mondo del turismo sportivo., Ma non ci sono solo ruote grasse e corse del cielo, e a offrire una ulteriore occasione di scoperta «dolce» del territorio ci hanno pensato le guardie ecologiche volontarie della Comunità montana., Si deve a loro la realizzazione di un anello di 163 chilometri suddivisi in 11 tappe che, sulle creste delle montagne, percorre l’intero territorio da Cariadeghe a Cariadeghe toccando quasi tutti i Comuni valsabbini., Un anello da affrontare a piedi, godendo della natura senza lasciare impronte se non quelle dei propri passi., I 163 chilometri, verificati e georeferenziati con il Gps, affrontano complessivamente un dislivello positivo e negativo di circa 9.000 metri., Si parte da Cariadeghe, l’altopiano di Serle dichiarato Monumento naturale, e percorrendo la sinistra orografica della Valsabbia si arriva a Ponte Caffaro, per poi salire a Bagolino e tornare a Cariadeghe lungo la parte orografica destra., Il tutto attraversando zone poco conosciute ma di grande bellezza.

Le 11 tappe?, Cariadeghe - Soseto di Gavardo di 10,9 chilometri; Soseto - Vobarno per altri 14,4; Vobarno - Treviso Bresciano per 13,5; Treviso Bresciano - Capovalle (14,6); Capovalle - Ponte Caffaro (17,3 chilometri); Ponte Caffaro - Bagolino (altri 19,3); Bagolino - Presegno (14.5); Presegno - Livemmo (18,2); Livemmo - Casto (19,3 chilometri); Casto - Binzago (13,5) e infine gli 8,2 chilometri della tratta Binzago - Cariadeghe., Va poi aggiunta la tappa intermedia di collegamento che spezza l’anello in due parti: è la Treviso Bresciano - Vestone - Livemmo di 17 chilometri., DEFINITI i tracciati, le Gev continuano a segnalarli disegnando la sigla «Av» che identifica il percorso sui cartelli della sentieristica Cai, e oggi sono già oltre la metà, con l’appoggio della Comunità montana e con l’aiuto della sottosezione del Cai di Vestone., In contemporanea, l’operazione si completa con l’individuazione dei punti tappa (ostelli, strutture agrituristiche, bed&breakfast, alberghi, ristoranti e locande) da indicare agli escursionisti per dormire e rifocillarsi., L’intero anello si può «leggere» sul sito gevvalsabbia.altervista.org/Anello-valsabbino/index.html, e ora toccherà alla Comunità supportare l’iniziativa collocando magari una nuova cartellonistica, realizzando una guida e completando le informazioni; magari con note storiche., •

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