Le Mamme del Chiese scrivono a quelle del lago «Non tradite i vostri figli»

Per le Mamme del Chiese il progetto danneggerà anche il Garda

Le Mamme del Chiese lanciano un appello a quelle del Garda., Il giorno dopo la fiaccolata a Villanuova, che ha ribadito la contrarietà al progetto di costruzione di due depuratori a Gavardo e Montichiari per smaltire i reflui fognari dei Comuni della sponda bresciana del Benaco, «sentiamo la necessità di fare alcune riflessioni, non tanto sulle questioni prettamente tecniche, ma per manifestare le nostre perplessità su chi, a nostro avviso, avrebbe tutte le carte in regola per esprimere la propria opinione e che invece, ostinatamente, tace»., «Comitati, associazioni, sindaci e semplici cittadini sono insorti a difesa del fiume Chiese, documentando in ogni sede le sue criticità e l’inidoneità a svolgere la funzione prevista dal progetto di Acque Bresciane - si legge nel documento firmato da Piera Casalini e Roberta Caldera a nome di centinaia di mamme -, ponendo l’accento anche sulle fragilità del lago di Garda., Ciò a dimostrazione del fatto che chi per principio difende l’ambiente, non si pone confini geografici»., PER QUANTO RIGUARDA il lago, «se è vero che è urgente riportarlo ad una qualità ecosistemica tale da renderlo in ogni suo aspetto quel gioiello che tutti vogliamo che sia, ci chiediamo come mai a sostenere questo indiscutibile assunto non insorgano anche tutti i cittadini dei Comuni del Benaco, se non altro per sostenere i loro comitati che da anni denunciano i problemi del Garda, e che la soluzione non è quella di spostare il problema nel bacino del Chiese».

Per questo - scrivono le Mamme del Chiese - «vogliamo lanciare un appello a tutte le mamme del Garda e a tutti i cittadini che hanno a cuore il benessere ed il futuro del proprio territorio., Non facciamoci imporre dall’alto scelte poco oculate e non lungimiranti., Focalizzarsi a godere di quanto il lago offre nel presente, senza avere una visione di quanto potrà accadere in futuro se determinati problemi non verranno risolti, significa non avere la consapevolezza che i danni procurati all’ambiente portano sempre inevitabilmente con sé danni economici di difficile soluzione»., Il progetto presentato - sottolineano le Mamme del Chiese - «non depura una sola goccia dell’acqua del lago, lasciando irrisolti tutti i gravi problemi di inquinamento, sversamenti abusivi, e tutto quanto lo rende un ecosistema fragile e a rischio, con l’aggravante di coinvolgere l’attiguo bacino del Chiese quale sede dei due depuratori e corpo recettore per i reflui depurati».L’ultimo appello è al ministro Sergio Costa, «che dimostri alle mamme che al primo posto c’è davvero la salvaguardia dell’ambiente., Ci sia il coraggio di cambiare rotta, con scelte coraggiose e determinate»., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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