Parco delle Fucine sui pedali
Il Savallese è la terra della bici

Uno scorcio «ciclistico» del Parco delle Fucine di CastoUno dei tracciati ciclopedonali dell’area attrezzata

Ponti tibetani e teleferiche sono solo una parte del divertimento; perchè il Parco delle Fucine di Casto sta diventando sempre più un paradiso per ciclisti e camminatori. Grazie ai finanziamenti regionali, della Comunità montana della Vallesabbia, del Comune e del Gruppo Ferrate (il primo proprietario e il secondo soggetto gestore) l’intera area che fa parte del Consorzio forestale Casto-Lodrino dispone ora di percorsi ciclopedonali per oltre 70 chilometri.

Solo la Regione ha messo a disposizione del Consorzio 100 mila euro per realizzare nuovi percorsi ciclopedonali, ma anche per sistemare i boschi che attraversano. Cosa offre quest’area? «Il primo tracciato - spiegano al Gruppo Ferrate - è un anello di 5 chilometri con partenza dall’entrata alla Valle Duppo, passaggio dai Sapei e da Luina senza mai incrociare la strada sterrata che attraversa la valle, e arrivo fino al campo di tiro. Il secondo ingloba parte del primo ed è lungo 10 chilometri: raggiunge la santella di Santa Caterina, prosegue verso l’abitato di Alone e lo attraversa, arriva fino al Pos de l’Aquà, ai Piani di Alone, a Luina e ai Sapei».

INFINE il terzo, lungo 15 chilometri, interseca gli altri due: dall’inizio della Valle Duppo raggiunge Santa Caterina, Alone, Pos de l’Acquà, Piani di Alone, Luina e ferrate di Corna Zana e al ritorno il ponte dell’area della Zana, il vicinale delle fucine, la strada del Cerreto, il dosso dell’Asino e la fontana delle Melie, da dove poi si torna all’entrata della Valle Duppo. Di seguito il percorso si inserisce sulla Pisa Longa su un anello già esistente e ora ripristinato e risistemato, che va verso la Tesa e la Fontana quadra verso Briale.

Un altro finanziamento, stavolta da 20 mila euro e della Comunità montana, riguarda il confine tra Casto e Bione: «È una pista che unisce il fifugio dei Fanti e i Piano di Lo su Bione con il rifugio Paradiso e la Casa delle Streghe castensi per un totale di 7 chilometri». Senza dimenticare altri anelli che vanno a collegarsi al passo della Cucca (Lodrino), a San Carlo (Comero), alle Paludi di Mura e, proseguendo, al laghetto di Bongi che divide Pertiche e Savallese, per un tour in quota tra i 600 e gli 800 metri.

«Ora, con fondi nostri completeremo sull’intera rete di percorsi la posa di una segnaletica uniforme, secondo le regole imposte dalla Regione», anticipano i gestori. Gli oltre 70 chilometri di percorsi sono per ora dedicati alla bici e ai pedoni, ma si pensa anche ai cavalli e alle biciclette assistite che il Gruppo Ferrate ha testato con successo: «Ne acquisteremo presto una decina per renderle subito disponibili, mentre il nostro regolamento comunale proibisce che di qui passino quad e motocross».

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