La serie degli infortuni sul lavoro non conosce tregua. Anche ieri due incidenti hanno segnalato la giornata lavorativa, non c’è scappato il morto per fortuna, ma il livello di guardia è tornato ad alzarsi, anche perché le statistiche non raccontano nulla di buono per questa prima parte dell’anno, con una mortalità che è tornata a crescere.
Il più grave dei due incidenti di ieri è accaduto a Rovato alla Eural.
È ricoverato al Civile di Brescia in codice rosso il 59enne Leonardo Parrotta, operaio del magazzino dell’azienda rovatese. É stato investito ieri mattina poco dopo l’inizio del turno di lavoro da un carrello di ferro che conteneva barre di alluminio e che si è sganciato dal carro ponte.
L’OPERAIO, che risiede a Rovato con la famiglia e lavora nella Eural da decenni, ieri mattina ha preso servizio alle 6. Il 59enne con una lunga esperienze e formazione ha raggiunto il magazzino iniziando la sua attività manovrando il carro ponte a cui era agganciata una stiva con il materiale da spostare.
Nella manovra, fatta migliaia di volte, qualcosa è andato storto e il carrello si è sganciato investendolo nella caduta. «Leonardo, in fabbrica da decenni, è formato ed esperto - ha raccontato uno dei referenti dell’azienda che dà lavoro a 300 persone - stiamo cercando di capire come possa essersi verificato questo incidente. Forse il carrello, nel movimento sollevato da terra ha urtato qualcosa e oscillando si è sbilanciato sfilandosi dai ganci e precipitandogli addosso. Carrello e carico lo hanno colpito e il peso lo ha schiacciato: i soccorsi dei colleghi di lavoro sono stati immediati, adesso i tecnici dell’Ats e i Carabinieri arrivati subito - non è intervenuto alcun elicottero come qualcuno ha scritto sui social - stanno cercando di chiarire come sia successo. Travolto dal carrello è stato subito soccorso dalla squadra di primo intervento dell’azienda, che viste le sue condizioni ha chiamato Rovato Soccorso. Sono rimasto con lui che era lucido e cosciente fino a quando l’èquipe lo ha caricato sull’ambulanza portandolo al Civile, dove, mi hanno raccontato i famigliari è rimasto sempre cosciente. L’azienda che si augura che possa guarire al più presto, assisterà la famiglia in questi momenti che non sono facili. Dall’ospedale i familiari ci hanno riferito che secondo i medici avrebbe riportato uno schiacciamento traumatico della cassa toracica e la frattura di una caviglia, ma non sarebbe in pericolo di vita».
Dopo l’infortunio nella fabbrica, la maggiore di Rovato, sono arrivati i tecnici dell’Ats con i Carabinieri della stazione di Rovato che hanno avviato le indagini per ricostruire le possibili cause dell’infortunio. Intanto nel pomeriggio in azienda si è tenuto un incontro tra i rappresentanti sindacali e la proprietà per discutere dell’accaduto e capire se qualcosa non ha funzionato sul piano della prevenzione.