«Vi dico che il virus è una cosa molto seria»

La farmacista di Soprazocco Raffaella Greco

La bombola d’ossigeno al suo fianco, bastano poche parole per affaticarsi: «Ma ho voluto lasciare comunque una testimonianza, per dire quello che sento, perché non voglio che succeda ad altri quello che è successo a me»., Il videomessaggio, pubblicato su YouTube e ripreso in questi giorni dalla pagina istituzionale del sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, è firmato Raffaella Greco, 36 anni, farmacista da sempre e titolare col cugino Raffaele Stilo della farmacia di Soprazocco., Da oltre un mese è alle prese con la furia del coronavirus: il tampone ora è negativo, ma gli strascichi si fanno sentire, eccome., Si è ammalata lavorando, a contatto con i clienti, nonostante tutte le precauzioni (occhiali, guanti, due mascherine alla volta): da tre settimane è a casa, dopo un breve ricovero in ospedale a Gavardo in piena polmonite., Nel mezzo un altro controllo in ospedale a Gardone Valtrompia con tac e tampone negativi., «Avevo già mandato fuori casa mio marito e mio figlio di soli 4 anni - racconta - perché con questo lavoro c’era troppo rischio di contagio»., E purtroppo il covid è arrivato: «Mi sono ammalata pur adottando tutte le misure possibili - continua Raffaella - e per questo vi dico di stare attenti., Colpisce anche i giovani, ma se la prende soprattutto con le persone fragili, anche dal punto di vista immunitario, ed è questa la cosa che tutti dobbiamo comprendere., Ognuno deve fare la sua parte: capisco il disagio di una vita stravolta anche nelle più piccole abitudini, ma dobbiamo accettare questa diversa normalità per salvaguardare i più deboli»., La malattia è stata «un’esperienza brutta e difficile, che vorrei non capitasse a nessun altro.

Per alcuni è solo un raffreddore, per altri significa notti intere a non dormire, con la paura di non riuscire più a respirare»., E non è finita: «La convalescenza è lunga, non si esaurisce con la polmonite o il ricovero., Faccio ancora fatica a riprendermi, e ancora oggi, per parlare, devo utilizzare l’ossigeno»., L’ATTIVITÀ della farmacia prosegue: «Ringrazio di cuore il mio socio e cugino Raffaele, il collega Bruno e la magazziniera Carla»., Anche da remoto: «Nella vita non ho fatto altro che la farmacista, e continuo anche adesso, a distanza, perché è importante proteggere me e gli altri, ma anche continuare a essere parte attiva di questa società»., Per lei era importante dire a tutti quanto successo., «Il sindaco mi ha chiesto di dire due parole e ho voluto raccontare di come questa patologia ti atterra fisicamente e metaforicamente., È grazie all’aiuto di tutti che ne stiamo uscendo, con un senso di comunità e di responsabilità collettiva., Ma per questo vi dico di stare attenti: basta toccarsi l’occhio al momento sbagliato, o raccogliere i capelli e spostare la mascherina»., •

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