Commercianti, la crisi morde: il Comitato ha toccato il fondo

Piazza Portegaia: uno dei cuori del commercio a Lumezzane

Mai come in questo periodo il comitato dei commercianti di Lumezzane vive uno stato di profonda crisi., I sentimenti prevalenti sembrano essere la rassegnazione e il disinteresse, che combinati con il periodo decisamente complicato per il settore e con un momento non facile per quella che un tempo era la capitale della Valtrompia, stanno fiaccando - e non poco - l’azione del sodalizio., L’ennesima conferma la si è avuta durante l’ultima riunione convocata dal presidente del comitato Massimo Saleri, per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive e per illustrare alcune iniziative organizzate con il Comune., Tra le centinaia di realtà attive a Lumezzane e gli altrettanti potenziali membri del comitato, soltanto una ventina di persone hanno risposto all’appello, sintomo di un lento ma inesorabile dissanguamento di risorse ed energie., Sono lontani i tempi in cui la notte bianca «Armonie e Sapori», organizzata per cinque edizioni e poi finita su un binario morto (non senza polemiche), attirava migliaia di valgobbini., E probabilmente ad assestare il colpo di grazia è stata l’ennesima stagione estiva scandita da sagre, feste parrocchiali e tornei sportivi.

UN CALENDARIO talmente fitto di appuntamenti da suscitare i mugugni di numerosi esercenti, soprattutto dei gestori di bar e di ristoranti, che vedono i loro locali svuotarsi., La riunione è stata anche l’occasione per presentare il nuovo bando comunale, scritto proprio con il Comitato, che fino al 10 settembre metterà a disposizione 70mila euro per rinnovare i locali e favorire nuove aperture, soprattutto da parte di giovani e soggetti svantaggiati e in particolare per le piccole attività., Un’opportunità che rischia però di restare lettera morta., «ATTUALMENTE è tutto fermo per le poche richieste di adesione arrivate - conferma il presidente Saleri - Il direttivo del comitato ha bisogno di forze fresche, per rinnovare il sodalizio e garantire la continuità, ma anche di semplici volontari»., Poi la richiesta di un’intesa con gli organizzatori delle sagre per non penalizzare le attività commerciali e per stabilire una forma di coordinamento di tutte le iniziative., Restano i rapporti difficili con il Comune, più volte accusato di non sostenere il commercio, ma il disagio sembra venire più che altro dall’interno della categoria., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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