Doppio incendio doloso, Lumezzane brucia

Tre gli elicotteri impegnati in Valgobbia per domare le fiamme divampate in due distinti puntiAutobotte e vigili del fuocoProtezione civile in campoIl rogo, il fumo e più in basso l’abitato: per fortuna non ci sono stati feriti e nemmeno danni graviLe alte colonne di fumo che ieri pomeriggio salivano dalla Valgobbia

La mano di un piromane, il forte vento e la siccità di questo strano inverno stanno regalando un fine settimana di paura a Lumezzane e alla Valgobbia., Nessun ferito, per fortuna, niente intossicati e case a distanza di sicurezza (per ora), ma il fumo e le fiamme di due roghi distinti, il primo divampato nella tarda serata di venerdì, il secondo ieri pomeriggio, sono stati notati a chilometri di distanza., Compresa la città, dalla quale ieri era ben visibile un pennacchio bianco a incappucciare il profilo dei monti in direzione Valtrompia., L’EMERGENZA., Il primo allarme è scattato venerdì, intorno alle 23, quando i vigili del fuoco di Lumezzane hanno ricevuto diverse chiamate che segnalavano un rogo nella zona a monte di località Rava e di Santa Margherita., Sul posto poco dopo anche i volontari dei due gruppi di Protezione civile, che nella notte tra venerdì e sabato sono stati impegnati nel contenimento del fronte, per evitare che l’incendio si propagasse alle zone limitrofe., Ieri mattina, allo spuntare dell’alba, è arrivato anche un elicottero regionale, che ha impiegato diverse ore prima di avere ragione delle fiamme., Il quartier generale dei volontari dell’antincendio boschivo della Comunità Montana (da Lumezzane e da Concesio), dei vigili del fuoco e degli uomini del coordinamento regionale è stato allestito in zona industriale., Assieme a una vasca artificiale, riempita utilizzando un’autobotte e un vicino idrante, dalla quale l’elicottero si riforniva.

Ma intorno all’ora di pranzo, quando l’area boschiva in fiamme era stata circoscritta e si pensava che il peggio fosse passato, in un’altra zona è partito un secondo focolaio., Stavolta nei boschi al di sopra di località Boio, a Renzo., Fronte che è diventato ancora più imponente a causa del vento, tanto da richiedere l’intervento di due elicotteri della Protezione civile regionale e di un Erickson (un elicottero che ha una portata di acqua decisamente maggiore)., I tre velivoli hanno fatto la spola per tutto il pomeriggio tra la vasca artificiale in zona industriale e il vicino lago d’Idro per gettare acqua sulle fiamme., Nel frattempo al campo base sono arrivati anche il sindaco Matteo Zani e l’assessore al Patrimonio Stefano Gabanetti per verificare la situazione., Gli elicotteri hanno potuto operare solo fino al tramonto e stamattina proveranno a completare il lavoro di spegnimento, dopo che i volontari hanno trascorso la notte a vegliare sul fronte sospinto verso l’abitato dal vento., L’allerta resta alta, insomma: il meteo non prevede precipitazioni e il rogo preoccupa più del previsto., Il forte sospetto (quasi una certezza) è che entrambi i roghi siano di matrice dolosa, anche perché i due punti di innesco si trovato a chilometri di distanza l’uno dall’altro., Meno probabile che si sia trattato di una disattenzione, soprattutto nel secondo caso ., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti