Etnografia, sulla «Via della seta» bresciana

Nave, villa Zanardelli di Cortine BATCH

In principio erano le pesche; poi sono arrivati i marroni e, da soli tre anni, un altro evento dal sapore etnografico (oltre che gastronomico) a dare vita a un vero trittico; una sinergia tra le feste curate dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni per riscoprire le tradizioni della Valle del Garza.

LA PRIMAVERA riporta in scena a Nave la «Festa del gelso», in programma per questo fine settimana grazie all’opera dell’associazione Acchiappasogni, che ha da tempo avviato un progetto di riqualificazione del gelseto storico di villa Zanardelli: un possibile modello di valorizzazione territoriale replicabile in altre aree italiane.

«Da un anno a questa parte abbiamo proposto al Comune un progetto che ha come principale obiettivo miglioramento e valorizzazione del gelseto storico: più di cento esemplari antistanti la villa di Cortine - ricorda Elia Cammarata, presidente dell’associazione -. In Italia questa pianta ha avuto un’importanza rilevante per la bachicoltura e la produzione della seta. Testimone del passato, oggi mostra, oltre al valore storico e culturale, anche nuove prospettive dal punto vista produttivo».

ACCHIAPPASOGNI è formata da giovani, agronomi e non, provenienti da diverse città della Lombardia, e ha tra i principali obiettivi la diffusione di una vera cultura agroalimentare. La festa inizierà domani alle 13 con il pranzo preparato dagli alpini a villa Zanardelli e proseguirà per tutto il pomeriggio. Il programma prevede attività ricreative per bambini e famiglie nel gelseto e una esposizione di attrezzi per la bachicoltura in collaborazione con il «Museo della seta, della canapa e del lino Marta Pozzobon» di Adro.

Alle 18 è fissata un conferenza sulla filiera del gelso tra ieri e oggi intitolato «Dalla bachicoltura alle nuove prospettive alimentari», mentre il pranzo della domenica è stato organizzato nella Pieve della Mitria con una veste totalmente nuova: sarà una degustazione di prodotti nati da sperimentazioni di nuovi accostamenti culinari utilizzando naturalmente il gelso.

Per domenica pomeriggio è poi prevista una visita guidata al bellissimo edificio romanico della Pieve, e a far da cornice in tutto il weekend provvederanno appuntamenti con la musica dal vivo e una esposizione di opere d’arte. Molte sagre agro alimentari in Italia capaci di rappresentare un territorio rivestono oggi un’importanza sociale, storica e turistica. Questo evento è il primo di una ipotetica serie dedicato al gelso, e proprio per questo aspira a diventare un riferimento nazionale.

Sarà anche un’occasione per conoscere villa Zanardelli, ceduta al Comune nel 1982 da Mario Zanardelli, pronipote dello statista Giuseppe, e trasformata dal 2001 al 2004 in 11 mini alloggi e in un centro di aggregazione per anziani.

Suggerimenti