Giovani a rischio infertilità:
al via screening sugli studenti

Il «Beretta», uno dei due istituti coinvolti nella ricerca BATCH

Il Rotary Club Valtrompia presieduto da Pierpaolo Ghidini ha attivato un service triennale di screening andrologico rivolto agli studenti delle quinte superiori della Valle Trompia, in accordo con i dirigenti scolastici dei principali istituti della Valle, il «Beretta» diretto da Stefano Retali ed il «Primo Levi» con Mauro Zoli.

IL PROGETTO ha ottenuto il patrocinio degli Spedali Civili di Brescia e prenderà il via nel prossimo ottobre. L’iniziativa è stata presentata nella cornice del Carlo Magno di Brescia, alla presenza dei Rotariani, di medici andrologi ed urologi, dei rappresentanti degli Spedali Civili di Brescia e dei sindaci della Valle Trompia.

L’iniziativa mira a contrastare l’infertilità nei giovani maschi italiani, problema che si pone con sempre maggiore frequenza. Secondo stime dell’organizzazione mondiale della sanità, l’infertilità colpisce ormai il 15-20% delle coppie nei paesi industrializzati.

Nel 30 per cento dei casi è riconducibile ad una causa maschile, nel 20 per cento dei casi è presente sia una fattore maschile che femminile. In Italia, si celebrano circa 300 mila matrimoni l’anno, per cui 30-45 mila coppie avranno problemi riproduttivi e ci saranno circa 15-20 mila maschi l’anno con problemi di fertilità. Ne è testimone il massiccio ricorso alla fecondazione assistita.

Si procederà per step: innanzitutto si informeranno le famiglie del progetto. Successivamente verrà distribuito un questionario sia a maschi che a femmine per approfondire gli stili di vita dei giovani. Verranno poi promossi nelle scuole incontri informativi con medici andrologi ed urologi e per chi lo desidera vi sarà la possibilità di sottoporsi ad una visita medica.

Il progetto basato sull’esperienza maturata da professionisti andrologi ed urologi si pone l’obiettivo di eseguire uno screening delle malattie andrologiche dei giovani studenti che possono avere effetti negativi sulle prospettive future di fertilità, anche con precisi scopi educativi, informativi e di prevenzione.

Lo scopo del progetto è di offrire un programma di prevenzione e diagnosi precoce di malattie a carico della sfera riproduttiva che si rivolga a giovani adulti in una fascia di età (18/20 anni) nella quale l’incidenza dei problemi andrologici si aggira sul 30-40% e nella quale, tuttavia, si possono mettere in atto interventi terapeutici che potrebbero ovviare a futura compromissione della capacità riproduttiva.

L’iniziativa risponde ai principi fondativi del Rotary: operare per il bene della comunità, sensibilizzare le giovani generazioni, impegnare direttamente i soci in atti concreti.

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