La ricetta contro la violenza nasce in cucina

Impegno contro la violenza sulle donne attraverso pari opportunità BATCH

Dalla valle parte un progetto di Pari opportunità originale e unico nel suo genere e con cui cercare di debellare la piaga della violenza sulle donne. Si tratta di «La donna è cuoca, l’uomo (invece) è chef» proposto dalla Comunità montana insieme ai Comuni di Bovezzo, Caino, Gardone, Lodrino, Lumezzane, Pezzaze e Sarezzo e con l’agenzia formativa «Don Angelo Tedoldi» di Lumezzane.

QUANDO si parla di cucina e cibo a livello familiare spesso si fa riferimento alle donne, eppure i più rinomati chef sono uomini. A questo si aggiunge il fatto che sugli oltre 112 mila cittadini della Valle Trompia, la maggior parte sono proprio donne e gli stranieri in generale rappresentano più del 9 per cento, media superiore al dato a livello nazionale. Concentrati nelle località dell’alta valle, dove le donne immigrate svolgono nella maggior parte il lavoro di badanti. Numeri per dire che la Valtrompia si interroga sull’uguaglianza tra uomo e donna attraverso l’adesione all’iniziativa regionale «Progettare la parità in Lombardia». Il progetto, dal costo di 30.500 euro, e che ambisce a un contributo del Pirellone per almeno la metà, partirà in agosto e coinvolgerà per un anno donne straniere, bar e ristoranti e associazioni culturali e gli studenti delle scuole superiori da settembre.

Decine di ragazzi degli istituti superiori di Lumezzane, Sarezzo e Gardone, nell’ambito dell’alternanza tra scuola e lavoro realizzeranno delle video-interviste con le donne anziane per conoscere le tecniche di cucina di un tempo e una ricerca tra le fonti storiche. Un modo, questo, per tramandare l’esperienza tra antiche e nuove generazioni.

I risultati saranno un video-ricettario e un taccuino sulle competenze di genere. Spazio anche a quattro incontri nelle biblioteche e dedicati ai ruoli in cucina e alla mostra itinerante «26 e 38. Maternità, infanzia e leggi razziali tra il 1926 e il 1938». Le immigrate, invece, parteciperanno a un laboratorio teorico e pratico con gli operatori del corso di panificazione e ristorazione-sala bar attivo all’agenzia formativa valgobbina, oltre in mense e case di riposo, per imparare a cucinare i prodotti italiani e locali in vista di un possibile lavoro da svolgere nel settore. Infine, contro la violenza sulle donne, dalle ricette storiche saranno estratti slogan da stampare su tovaglioli e sacchetti del pane per ristoranti e bar nell’ambito della campagna nazionale «Per molte donne la violenza è pane quotidiano». Il progetto valligiano si chiuderà a settembre del 2018.

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