No al supermarket,
si va verso il
referendum

L’area di Villa Carcina alle prese col progetto commercialeUn presidio del fronte del no organizzato sull’area

C’è uno sviluppo importante per il movimento spontaneo che a Villa Carcina si oppone all’arrivo di un supermercato su uno spazio strategico della cittadina., Il fronte del no si è ufficialmente costituito in un comitato di cittadini che vogliono promuovere un referendum consultivo, chiedendo il parere della popolazione sulla realizzazione di un nuovo spazio commerciale di duemila metri quadrati in via Marconi., «TUTTI ABBIAMO sperato che su quest’area importantissima del territorio venisse realizzato qualcosa di utile e di sostenibile per il futuro del paese - commenta per il comitato Isaia Mensi -., Invece, il progetto immobiliare presentato all’amministrazione comunale il 22 giugno scorso dalla società Castello srl è una proposta che si inserisce nel più ampio processo di estrema densificazione commerciale del territorio e che pretende, per raggiungere un obiettivo esclusivamente privatistico, di derogare dalle regole urbanistiche pubbliche»., La storia?, Quest’area privata, lo ricordiamo, era stata ceduta al Comune nella prima metà degli anni Novanta in seguito al piano di reindustrializzazione dell’ex Lmi, in quanto definita come area «standard», cioè di esclusivo servizio alla collettività., Questo fino al 2013., Poi, in seguito alle vicissitudini della Società di trasformazione urbana Nuova Piazza spa, è finita ai soci privati, ma classificata come «residenziale, direzionale, commerciale»., NEL CORSO DEL 2019 questo spazio è stato acquistato appunto dalla Castello srl, che ora ne richiede, in variante, l’esclusiva destinazione commerciale.

«Già durante il 2007 si era costituito il comitato Piazza pulita per contestare la società Stu, che invece della grande piazza pubblica voleva realizzare 5 palazzine residenziali (il cosiddetto «Pentamostro») e per reclamare, attraverso la raccolta di firme, la consultazione elettorale dei cittadini., Consultazione che però venne negata dalla commissione tecnica nominata dal sindaco Bodini - ricorda Mensi -., Ora vogliamo contestare l’operazione immobiliare commerciale della Castello, che nel 2019 ha acquisito a prezzi di saldo le aree degli ex soci privati della Stu in liquidazione., Non abbiamo nulla contro l’imprenditore e la società, ma come al solito l’iter che ci ha portato a questo punto è tutto da discutere»., L’ATTIVITÀ del neonato comitato contro l’insediamento commerciale si svilupperà in due fasi complementari., Nella prima si metterà a fuoco il quesito referendario attraverso un’analisi critica della documentazione amministrativa e progettuale; ma anche la coerenza complessiva dell’azione della’amministrazione comunale nella tutela dei diritti sociali e ambientali dei cittadini., Nella seconda si curerà invece l’informazione nei confronti dei cittadini, avviando appunto una raccolta di firme a sostegno del quesito referendario da presentare entro il 15 ottobre., Ma ci si può già fare avanti, e chi volesse aderire a questa campagna può scrivere all’indirizzo e-mail icittadinicontano@gmail.com., •

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