Sares Green, il comitato
non abbassa la guardia

I portavoce del comitato a Milano BATCH

È tempo di ferie, ma il Comitato Liberi Cittadini per la Salute di Sarezzo vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe prima di andare in vacanza. Il gruppo, ricordiamolo, si è formato nel marzo 2016 per contrastare la realizzazione di un impianto di conversione catalitica di rifiuti speciali e non, con ben 10.000 firme raccolte.

«IL NOSTRO TERRITORIO, già inserito da Regione Lombardia nell’area critica a causa dell’inquinamento, è stato troppo spesso trascurato - spiega Davide Guerini, portavoce del Comitato - L’obiettivo è quello di tenere alta l’attenzione, di informare e informarsi. Non abbiamo secondi fini: vogliamo solo tutelare la salute e il territorio. In questo cammino abbiamo cercato di essere stimolo propositivo anche nei confronti dell’Amministrazione comunale di Sarezzo, che invece di considerarci risorsa ci ha accusato di fare opposizione e politica. L’abbiamo spronata a fare tutto ciò che fosse in suo potere per impedire l’autorizzazione, a dichiarare apertamente e nelle sedi decisionali che il luogo è inappropriato e incompatibile con la tipologia di impianto». Il comitato si definisce perplesso anche per la mancanza di una dichiarazione o di una presa di posizione ufficiale da parte del presidente della Comunità Montana Massimo Ottelli, ex sindaco di Sarezzo, che ben conosce i fatti. «Su un tema di così grande importanza e rilevanza, nessuna dichiarazione è arrivata nemmeno dai sindaci dei paesi confinanti - prosegue Guerini - Crediamo che una tale sollevazione popolare meritasse più risalto e attenzione da parte di tutti gli altri Comuni, che mantengono inspiegabilmente un profilo molto basso, sommesso, quasi conservativo».M.BEN.

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