Ciclovia del Garda,
il sogno
diventa realtà

di Luciano Scarpetta
Ciclovia del Garda, il sogno diventa realtà
Ciclovia del Garda, il sogno diventa realtà
Ciclovia del Garda, il sogno diventa realtà
Ciclovia del Garda, il sogno diventa realtà

Da miraggio a realtà, il grande sogno su due ruote del Garda ha «scollinato» l’ultima salita e in discesa pedala verso il traguardo. È stato stato siglato ieri a Roma dal ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, da un rappresentante del dicastero ai Beni culturali e dalle delegazioni delle Regioni Lombardia, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, il protocollo d’intesa nazionale per la realizzazione della ciclovia del Garda.

«Ora – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, diamo ufficialmente il via al completamento di un’opera straordinaria che farà del lago di Garda un paradiso del cicloturismo». Si tratta di un’opera di portata storica perché integrata e connessa con una complessa rete di ciclabili. L’obiettivo è creare un anello di oltre 140 chilometri, esempio unico in Europa, collegato con la Ciclovia del sole e la Ciclovia del vento, la dorsale del Po.

«In Europa ogni chilometro di ciclabile turistica è in grado di generare un indotto annuo tra i 110 e i 350 mila euro - rimarca Parolini -: l’itinerario attorno al lago diventerà una fonte di rettito per gli operatori del comprensorio. Ma oltre a potenziare la sicurezza degli utenti deboli, l’anello andrà a incentivare la mobilità sostenibile, mettendo in rete gli abitati dei 19 Comuni rivieraschi».

LA SFIDA sarà poi creare un sistema di multimodalità che consenta di armonizzare le strade, i treni, il servizio di trasporto con autobus e battelli. In poche parole consentire a turisti e residenti - a seconda delle loro esigenze - di potersi passare in modo snello dalla bicicletta all’auto o dall’itinerario in treno a quello sull’acqua. Per il Garda insomma si annuncia una vera e propria rivoluzione culturale. «E pensare che solo due anni fa commenta Parolini - quando lanciai con il ministro Dario Franceschini la proposta all’edizione della Bit di Milano del 2015, questo progetto sembrava fantascienza».

IL PROTOCOLLO condiviso ieri in effetti, è un avanzamento concreto importantissimo che permette di portare a conclusione un’opera che, dopo mesi di lavoro e interlocuzioni serrate a più livelli, è già entrata nella manovra finanziaria ed è stata recepita tra le priorità del Governo nel piano di sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche, per il quale sono stati stanziati 74 milioni di euro nei prossimi due anni.

«Su alcuni tratti – ha precisa l’assessore Parolini – i lavori sono già in corso e si può contare sulla disponibilità di 17 milioni di euro per il tratto lombardo e 26 per quello veneto: risorse che provengono dal Fondo dei Comuni Confinanti».

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