Differenziata,
la «zona verde»
parte bene

di Manuel Venturi
Nella zona Verde la raccolta differenziata è partita senza troppi disagi e con i residenti ben informati su cosa fare e come smaltire i rifiuti
Nella zona Verde la raccolta differenziata è partita senza troppi disagi e con i residenti ben informati su cosa fare e come smaltire i rifiuti
Nella zona Verde la raccolta differenziata è partita senza troppi disagi e con i residenti ben informati su cosa fare e come smaltire i rifiuti
Nella zona Verde la raccolta differenziata è partita senza troppi disagi e con i residenti ben informati su cosa fare e come smaltire i rifiuti

E sono tre. Anche la zona «verde», che comprende i quartieri ad ovest del centro, da ieri è entrata nel vivo del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, con il primo svuotamento notturno dei bidoncini della carta e del vetro e la raccolta dei sacchetti gialli per la plastica. Molti sono stati i residenti dei quartieri di Chiesanuova, Fiumicello, Primo Maggio, Villaggio Badia, Villaggio Violino, Porta Milano e Chiusure che hanno esposto i loro raccoglitori fuori dalla propria abitazione, anche se, come successo per le altre due zone – la «gialla» e l’«azzurra» -, in molte vie sono presenti ancora i classici cassonetti grigi, senza la calotta.

Per entrare a regime ci vorrà qualche settimana, come accaduto nelle altre due zone in cui il sistema domiciliare combinato ha già avuto inizio. I cassonetti per la raccolta di carta, vetro e plastica sono già stati eliminati nei giorni scorsi, la maggior parte di quelli per l’umido ha già la calotta, mentre per l’indifferenziato ci sarà da aspettare ancora qualche giorno, con la sostituzione di tutti i vecchi cassonetti con quelli corredati di calotta.

Con la partenza della zona verde, salgono a circa 120 mila i bresciani che hanno adottato il nuovo sistema: i prossimi saranno i residenti dei quartieri a nord della città, a gennaio, mentre il centro storico dovrebbe partire ad aprile, anche se il Comune si è riservato un’ulteriore approfondimento dopo la partenza della zona «viola». I residenti della zona ovest sostengono di essere già virtuosi, altri credono che il nuovo sistema sia più comodo dei vecchi cassonetti, anche se non manca qualche dubbio o disguido, soprattutto nei condomini: sebbene il Comune abbia attivato un filo diretto con gli amministratori per facilitare il passaggio, non tutti si sono fatti trovare pronti.

E ANCHE ALCUNI utenti singoli non si sono ancora dotati di kit: in via Reverberi, dove è stata allestita la tensostruttura per la loro distribuzione, si è recato poco più dell’80 per cento dei residenti. «Il nostro amministratore è stato bravo, si è occupato di organizzare la raccolta condominiale con il ritiro dei cassoni e c’è una ditta che si occupa della loro esposizione e del ritiro», spiega Antonella Peroglio, residente in via Chiusure, secondo cui «il nuovo sistema di raccolta mi sembra più comodo: invece di dover andare ogni giorno ai cassonetti, e magari buttare la plastica un pezzo alla volta, raccolgo tutto e vengono a ritiramelo sotto casa».

«Facevo già la raccolta differenziata, non cambierà molto: l’unica scomodità è tenere i bidoncini in casa, perché non ho un altro posto in cui metterli», osserva Paola Gazzaniga, che abita a Fiumicello e si dice «per nulla preoccupata da questo cambiamento. Abitando in un condominio avrei preferito la raccolta condominiale e non con i singoli bidoncini, ma ci abitueremo». «Sul retro abbiamo già tutti i bidoni pieni di vetro», osservano Maria Rossini e Debora Ruocco del bar Salvi di via Albertano da Brescia, a due passi dal centro sportivo San Filippo. Il problema maggiore riguarderà la raccolta della frazione umida, perché «quando sparecchiamo i tavoli dovremo separare con attenzione ogni cosa, buttando una decina di sacchetti al giorno».

Minori i problemi per le altre tipologie di rifiuto: «Carta, vetro e plastica venivano già separati, ora faremo più attenzione». «Bisognerà abituarsi: ma io vedo positivamente il nuovo sistema, differenziare di più è una cosa giusta», commenta Nunzia De Pascale, residente al Villaggio Badia e titolare di un bar nel quartiere Sant’Anna: «Qualche difficoltà c’è, avrebbero potuto essere meno drastici in alcune scelte e da quello che sento non tutti sono contenti della novità». Anche per questo, i bidoni all’esterno del bar sono muniti di lucchetto, «per evitare che qualcuno butti rifiuti sbagliati: poi la multa la pagheremmo noi», sostiene De Pascale. «Io temo gli incivili e l’abbandono dei rifiuti fuori dal cassonetto», sostiene Fulvio Lanzani, del Violino, secondo cui «gli anziani saranno penalizzati, molti non riescono a portare fuori i bidoncini da soli perché hanno difficoltà a muoversi». «Nel mio condominio non sono ancora stati ritirati i bidoni, per questa settimana butterò ancora tutto nel cassonetto», si lamenta Maria Starnero, che risiede a Sant’Anna.

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