Edolo porta
in scena i
tempi moderni

di Alessandro Faliva

Con l’apertura degli abbonamenti - da oggi fino a venerdì 17 novembre, poi via alle vendite dei biglietti singoli - si presenta anche la nuova, tredicesima, stagione di EdoloTeatro, ospitata come da tradizione al Teatro San Giovanni Bosco di via Roma 3. In cartellone grandi interpreti del teatro italiano, divertimento intelligente e classici del teatro che parlano allo spettatore contemporaneo. L’inaugurazione è giovedì 23 novembre, con uno spettacolo che ripercorre la storia del primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia: Padre Pino Puglisi. «U Parrinu», scritto e interpretato da Christian Di Domenico, è stato presentato in anteprima nel 2013, a Palermo, proprio sull’altare della Chiesa di San Gaetano nel quartiere Brancaccio su cui don Pino Puglisi ha officiato messa negli ultimi tre anni della sua vita.

PER IL 2017 la programmazione si chiude giovedì 14 dicembre, con una beniamina del pubblico cinematografico e teatrale, Angela Finocchiaro, che salirà sul palco insieme a Stefano Benni in «Bestia che sei». Un reading a due voci in cui i protagonisti saranno quegli animali che hanno spesso popolato l’immaginazione dello scrittore bolognese. Il 2018 teatrale si aprirà mercoledì 17 gennaio con «Hamlet Travestie», l’omaggio «non convenzionale» che la Compagnia Punta Corsara fa al più grande drammaturgo di tutti i tempi. Uno Shakespeare che, presa a prestito una riscrittura settecentesca e appunto travestito, propone un divertente e improbabile Amleto napoletano, di Scampia per la precisione, che succube della famiglia e della pressante fidanzata, si crede il Principe di Danimarca e alla fine risolve davvero un delitto.

Venerdì 2 febbraio una delle attrici più affezionate al pubblico bresciano, Lucilla Giagnoni, porta sul palco la sua ultima produzione, «Furiosa mente». Una riflessione sulla mondializzazione: «Cadute le grandi ideologie di riferimento, stiamo vivendo uno degli eventi più incredibili mai accaduti sulla Terra, uno dei grandi sogni dell’umanità: conoscere il mondo e, grazie a una serie di contatti e conoscenze, essere in contatto con tutto il mondo», spiega l’artista toscana. Venerdì 2 marzo sarà la volta della giovane compagnia bellunese Slow Machine portare in scena una delle opere più celebri di Tennessee Williams, «Lo zoo di vetro», dramma dalle connotazioni autobiografiche che tocca svariati temi, dalla solitudine alla diversità, dall’isolamento alla bellezza e all’amore, dallo scontro generazionale alle aspettative mancate, in un nucleo familiare.

L’ultimo appuntamento, martedì 10 aprile, è all’insegna del divertimento con il «Rimbamband show!» che vede l’omonima teatral-band giocare con canzoni, note, rumori, suoni, strumenti, immaginazione, parole e un po’ di «genuina» follia.

Spettacoli dalle 20.30. Costo dei biglietti singoli 15 euro: come l’anno scorso.Informazioni: 0364773029, silvana.mazzucchelli@comune.edolo.bs.it.

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