Centro profughi,
i sindaci sono
già in trincea

di Valerio Morabito
Quattrocento persone hanno manifestato ieri pomeriggio davanti all’ex caserma «Serini» di Montichiari Lucchetti simbolici all’ingresso Gli amministratori del centrodestra sul palco della manifestazione
Quattrocento persone hanno manifestato ieri pomeriggio davanti all’ex caserma «Serini» di Montichiari Lucchetti simbolici all’ingresso Gli amministratori del centrodestra sul palco della manifestazione
Protesta contro il centro profughi di Montichiari (FOTOLIVE)

Potrebbe essere solo l’inizio. Nel senso che la manifestazione inscenata ieri pomeriggio contro la trasformazione dell’ex caserma Serini in un centro di accoglienza profughi, ha tenuto a battesimo una mobilitazione che sarà promossa, paese per paese, dai sindaci del centrodestra presenti e futuri. Il pomeriggio di protesta si è aperto con un presidio di circa 400 persone davanti all’aeroporto di Montichiari. Poi contrariamente al programma annunciato, i manifestanti non hanno sfilato a piedi ma a bordo di automobili che hanno raggiunto i cancelli del presidio militare dismesso che da luglio accoglierà una tendopoli per 120 rifugiati. Fra sventolio di bandiere di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia ma anche di vessilli della Serenissima della Catalogna e del movimento di destra «Generazione Identitaria», si sono susseguiti gli interventi.

Il capogruppo della Lega Nord di Montichiari, Marco Togni, ha replicato alle dichiarazioni del sindaco Mario Fraccaro e al vicesindaco Basilio Rodella, che avevano criticato l’atteggiamento delle opposizioni di fronte al problema migranti. «La vera logica senza senso è quella dell’esecutivo - ha osservato Togni -. Continua a insistere sulla micro-accoglienza, ma è solo falso perbenismo. Se tutti i Comuni, come quelli amministrati dal centrodestra, avessero detto di “no”, non ci sarebbe stato bisogno di allestire un centro di smistamento a Montichiari. Se vogliono i presunti rifugiati, li ospitino a casa loro e con i loro soldi».

LA COORDINATRICE di Forza Italia Montichiari, Claudia Carzeri, ha sottolineato che la manifestazione è un chiaro messaggio al Governo. «Stiamo vivendo una fase di democrazia sospesa in cui lo Stato ignora la volontà dei cittadini - ha affermato Claudia Carzeri -. Trasformare in centro di accoglienza la ex caserma, avrà effetti incontrollati e incontrollabili sull’aeroporto civile. Chi pagherà il conto? Ci sono delle regole disattese. Ci sono dei vincoli urbanistici che vanno rispettati, come la densità della popolazione. Regole non rispettate per la presenza dei migranti».

Dal palco posizionato di fronte all’ex caserma Serini e trainato da un trattore, il sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, esponente provinciale di Forza Italia, ha lanciato l’affondo più duro.

«Non accettiamo la microaccoglienza e il centro profughi nell’ex Caserma Serini - ha affermato Borzi -: gli effetti negativi ricadranno anche sui paesi confinanti. Questi migranti che in attesa degli accertamenti saranno clandestini a tutti gli effetti, circoleranno liberamente per tutto il territorio. Stiamo già pensando a drastiche misure per vigilare».

SULLA PRESUNTA ambiguità dello status di rifugiati e sul flop della gestione dell’emergenza profughi in Italia, ha posto l’accento anche il vicesindaco di Carpenedolo.

«Dai dati relativi all’esame delle posizioni dei migranti approdati in Lombardia - ha sottolineato Tiziano Zigliani -, appare palese che moltissimi stranieri non sono in fuga da guerre o persecuzioni ma scelgono solo una scorciatoia per farsi mantenere dallo Stato e poi darsi eventualmente alla clandestinità».

Più conciliante l’analisi del sindaco di Calcinato Marika Legati. «Non siamo amministratori senza umanità ma siamo stufi della mancata chiarezza. Siamo stanchi di non poter dare risposte alla gente. Nonostante le parole del Prefetto, non sappiamo quale sarà il progetto di vita di queste persone. È questa l’accoglienza di cui ci parlano?».

Sulla stessa linea di pensiero il primo cittadino di Isorella Chiara Pavesi: «quelle per il centro di accoglienza profughi sono risorse sprecate». Il vicesindaco leghista di Lonato Nicola Bianchi, ha respinto al mittente le accuse di razzismo rivolte alla Lega: «Stiamo investendo risorse ingenti per rilanciare il turismo che rischiano di essere vanificate dal punto di vista dell’immagine del territorio dopo l’apertura della tendopoli».

Tranchant il sindaco di Trenzano, Andrea Bianchi: «La gente è indignata per i troppi clandestini spacciati per profughi di guerra».

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