La chiesa resta in quarantena
Rischio crolli e niente certezze

di Valerio Morabito
Calvisano: l’interno della chiesa parrocchiale resterà a lungo  inagibileUna delle lesioni dove l’intonaco si è letteralmente  sbriciolato
Calvisano: l’interno della chiesa parrocchiale resterà a lungo inagibileUna delle lesioni dove l’intonaco si è letteralmente sbriciolato
Calvisano: l’interno della chiesa parrocchiale resterà a lungo  inagibileUna delle lesioni dove l’intonaco si è letteralmente  sbriciolato
Calvisano: l’interno della chiesa parrocchiale resterà a lungo inagibileUna delle lesioni dove l’intonaco si è letteralmente sbriciolato

L’estate dei fedeli di Calvisano sta trascorrendo all’insegna dell’incertezza; e il disorientamento potrebbe durare a lungo, perchè la chiesa parrocchiale è stata chiusa al culto da oltre un mese, e allo stato delle cose nessuno è in grado di dire quanto riaprirà.

Pur essendo relativamente «giovane», l’edificio settecentesco dedicato a San Silvestro papa e a San Michele arcangelo ha avuto a che fare con alcuni piccoli crolli interni dovuti a infiltrazioni d’acqua dal tetto. Un problema che si trascinava da parecchio tempo e che nell’ultimo periodo si è concretizzato con la caduta di una parte degli stucchi decorativi che fanno da cornice agli affreschi sulle volte.

Il parroco don Tarcisio Capuzzi spiega che «nel tempo la parte interna dell’edificio è stata rivestita con stucchi che gradualmente hanno anche rovinato gli affreschi delle volte. Sono stati incollati col cemento, e stanno compromettendo anche la tenuta dei dipinti secolari». Insomma: un problema serio per questo punto di riferimento spirituale che lo è anche dal punto di vista artistico: qui infatti venivano anche ospitati concerti che sfruttavano un’acustica invidiabile.

«Uno degli ultimi crolli è avvenuto subito dopo la cerimonia delle cresime, quando si è staccato un metro e mezzo di rivestimento. Per fortuna non c’era nessuno, altrimenti sarebbe successo un grave incidente», ricorda don Capuzzi. Lo stucco cementato sta appunto compromettendo la vernice delle volte, e il campanello d’allarme ha spinto la Sovrintendenza di Brescia a fare un sopralluogo; ma «in questo momento è impossibile fare una stima dei danni; prima è necessario che si asciughi l’acqua penetrata dalle infiltrazioni», aggiunge il parroco.

Oggi si vede anche la muffa nel dipinto sul tetto della navata centrale, e tutto ciò crea una situazione a dir poco precaria. Esattamente come è incerta la riapertura ai fedeli dell’edificio sacro: non sarà semplice trovare i fondi per realizzare i lavori di restauro.

TRISTEMENTE, un foglio di carta appeso di fronte all’ingresso principale della chiesa di San Silvestro annuncia che «le messe verranno celebrate nella chiesa di Santa Maria della Rosa, di fronte al Comune, per motivi di sicurezza». Sì, perchè don Capuzzi ha inviato una richiesta formale al Comune per utilizzare il piccolo tempio vicino al Municipio, che è di proprietà civica, in modo da svolgere in sicurezza le celebrazioni.

Le messe, dunque, vengono celebrate nell’edificio annesso al monastero dei Domenicani che è stato consacrato l’8 ottobre 1498 e che ospita all’interno affreschi del XVI secolo. Un sito perfettamente utilizzabile, perchè nonostante la lunga inattività non è mai stato sconsacrato.

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