La terra trema:
tanti brividi,
nessun danno

Il rendering dell’onda di propagazione del terremoto dell’altra notte
Il rendering dell’onda di propagazione del terremoto dell’altra notte
Il rendering dell’onda di propagazione del terremoto dell’altra notte
Il rendering dell’onda di propagazione del terremoto dell’altra notte

Marco Benasseni

Luciano Scarpetta

La terra trema e mette i brividi facendo salire la «febbre» del web. È stato un terremoto molto «social» quello avvertito ieri notte in una larga enclave della provincia di Brescia. Dalla Valtrompia all’Hinterland, passando per la frangia orientale della Franciacorta e la città, attorno all’una e un quarto, annunciato da un sinistro boato, dalle profondità della terra si è sprigionata un scossa di magnitudo 2,9.

LA QUARTA IN ORDINE di intensità registrata dall’inizio dell’anno nel Bresciano. Secondo i rilievi dell’Istituto sperimentale di geofisica e bioclimatologia del Garda, il terremoto è avvenuto a circa tre chilometri di profondità e proprio per questo motivo, nonostante la lieve intensità, è stato avvertito nitidamente dalla popolazione in un raggio di oltre venti chilometri dall’epicentro localizzato a Sarezzo.

La conformazione del sottosuolo e delle faglie ha amplificato per così dire a macchia di leopardo l’effetto di propagazione.

La scossa - per fare un esempio - è stata avvertita nitidamente in città, a Cellatica, Gussago, Rodengo Saiano e Borgosatollo, e in modo decisamente più blando nei paesi a est e ad ovest di Sarezzo posti alla stessa distanza dall’epicentro.

IL SUSSULTO tellurico ha fatto ballare la rumba anche ai social network dove, pochi minuti dopo il terremoto, si è scatenato un frenetico scambio di post e messaggi per tracciare la mappa dell’evento tellurico e sincerarsi in prima persona che non fosse successo nulla a parenti e amici. E nulla, fortunatamente, è successo, come ha chiarito dopo una serie di controlli il sindaco di Sarezzo che per comunicare con la cittadinanza si è servito di Facebook.

«UNA LIEVE SCOSSA di terremoto si è registrata la scorsa notte con epicentro Sarezzo – ha postato sulla suo profilo Diego Toscani -: non sono stati segnalati danni a cose o persone e nessuna chiamata è stata inoltrata alle forze dell'ordine o alla protezione civile».

A parte un po’ di paura, tutto si è quindi concluso con quello che in molti hanno descritto come un boato o una botta secca. A Lumezzane c’è chi racconta di aver sentito un rumore simile al ruzzolone di una persona a terra: «Al momento ho pensato che qualcuno dei miei fosse caduto dal letto - scrive un ragazzo su Facebook -: mi sono alzato per andare a controllare, ma andava tutto bene. Poi ho preso il cellulare e ho capito che in realtà si trattava di una scossa di terremoto». Da quanto emerge dalle testimonianze, pare quasi che il tremore maggiore si sia manifestato nei paesi più a sud piuttosto che tra Comuni limitrofi all’epicentro: la terra ha tremato fino a San Polo, ma nessuno ha denunciato danni.

A SAREZZO, paradossalmente, in pochi raccontano di aver sentito la scossa. «Abito al quarto piano di una palazzina e solitamente sento immediatamente tremare la terra – racconta Renato, un pensionato di settant’anni -. Nel 1980 ho vissuto il terremoto a Salerno, mi trovavo al nono piano di una palazzo e ho visto quello di fronte appoggiarsi al mio. Da allora appena vedo un lampadario muoversi o il pavimento oscillare, apro la porta di casa e scendo in strada».

Ma la notte scorsa anche Renato non ha sentito nulla. Gli unici che hanno lanciato l’allarme sono stati gli animali, che per natura percepiscono immediatamente gli eventi sismici: molti cani hanno iniziato ad agitarsi poco prima del boato che, anche se per pochi secondi, ha fatto tremare la terra e anche i cittadini che si sono svegliati di soprassalto.

Suggerimenti