Ora l’arrivo dei migranti
è più vicino: superato
l’ostacolo delle fognature

L’ex caserma Serini di Montichiari è vicina all’aeroporto
L’ex caserma Serini di Montichiari è vicina all’aeroporto
L’ex caserma Serini di Montichiari è vicina all’aeroporto
L’ex caserma Serini di Montichiari è vicina all’aeroporto

Collegare l’impianto fognario dell’ex caserma Serini con il collettore di Castenedolo. L’allaccio sarà l’ultimo passo da compiere in vista dell’apertura del centro di accoglienza profughi allestito nella struttura militare dismessa di Montichiari. Una conduttura che dovrà attraversare in diagonale un terreno privato vicino alla ex caserma in modo da collegarsi all’impianto fognario di Castenedolo.

Il via libera del proprietario del fondo è arrivato da pochi giorni e presto apriranno in cantieri. L’arrivo dei primi dei 130 profughi è dietro l’angolo anche se appare plausibile che prima di marzo il centro di accoglienza non sarà aperto. All’interno dei magazzini riconvertiti in camerate è tutto pronto. Aspettando che la ex Serini si popoli di richiedenti asilo, a Montichiari continua a tenere banco il dibattito sui migranti. Oggi la città ospiterà padre Alex Zanotelli. Il missionario comboniano interverrà stasera al Centro fiera alle 20,30 alla conferenza su «Immigrazione - Le cause, le rotte, gli approdi e le speranze». Un confronto preceduto in mattinata da un incontro nella sala consiliare fra il religioso, il viceprefetto vicario di Brescia Salvatore Pasquariello, il professore di Sociologia dell’Universitàdi Padova Stefano Allievi e il direttore dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo Raffaele Crocco. Sul fronte opposto, prosegue davanti ai cancelli del sito militare dismesso il presidio di protesta del comitato che si oppone all’arrivo dei profughi. In questo contesto c’è da registrare la dura presa di posizione dell’europarlamentare del Partito Popolare Massimiliano Salini ospite ieri sera di un convegno sulle imprese a Montichiari.

«UN ERRORE macroscopico individuare la ex Serini come centro di accoglienza profughi - ha affermato Salini membro della commissione Lavori e Trasporti di Bruxelles -. Chi ha preso questa decisione non conosce un territorio dove si concentra il 20% del Pil italiano e dove è attivo l'aeroporto, che ha potenzialità enormi. La caserma dismessa si trova in una zona strategica dove avrebbe dovuto vedere la luce un collegamento ferroviario con lo scalo per rilanciare il settore passeggeri dell’aeroporto D'annunzio. L’arrivo dei migranti ostacolerà ogni progetto di sviluppo». V.MOR.

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