Parrocchia in apnea
Debiti, casse vuote
e molte incognite

Il parroco don Vincenzo Arici
Il parroco don Vincenzo Arici
Il parroco don Vincenzo Arici
Il parroco don Vincenzo Arici

Un milione e ottocento mila euro di debiti. La parrocchia di Urago d’Oglio è sull’orlo del baratro. E don Vincenzo Arici lo ha comunicato alla comunità nel corso di un incontro informale, «una riunione in famiglia», come l’ha definita lo stesso sacerdote che si è insediato l’8 dicembre prendendosi in carica il fardello della pesante eredità finanziaria.

IL QUADRO è complesso, anche alla luce della natura dei debiti illustrati, con tanto di intervento di don Gian Pietro Girelli, direttore dell’ufficio amministrativo della curia bresciana.

Il monte debiti da fronteggiare è enorme. Tra i parrocchiani sono in molti a chiedersi come mai soltanto adesso emergano le difficoltà finanziarie. Tanto più che l’ultimo investimento consistente risale a quasi 12 anni fa, quando è stato ristrutturato l’oratorio. Ma il piano finanziario corredato da tutte le voci di spesa di quell’intervento, nonostante le richieste dei parrocchiani, non è stato presentato finora. A far sorgere interrogativi è anche il fatto che oltre ai mutui accesi, le opere realizzate sono state affrontate con la vendita della canonica, che a fruttato circa 450 mila euro. Per di più c’è un benefattore che sta sostenendo un mutuo pagando una rata mensile di circa 3500 euro. A questo si somma il contributo a fondo perduto del Comune per 255 mila euro.M.MA.

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