Dispersi nell’Oglio,
un’esercitazione
e show

Le squadre dei soccorritori issano a bordo del gommone uno dei due dispersi nelle acque dell’Oglio Lo scenario operativo dell’esercitazione di Protezione civile
Le squadre dei soccorritori issano a bordo del gommone uno dei due dispersi nelle acque dell’Oglio Lo scenario operativo dell’esercitazione di Protezione civile
Allarme nel fiume (ChiariG)

Il fiume Oglio si è trasformato ieri in un set di un film d’azione in occasione dell’esercitazione di Protezione civile. La prima emergenza simulata ha coinvolto i Vigili del fuoco e i volontari della Croce Rossa che hanno recuperato un figurante dalle lamiere di un’auto precipitata nelle acque. La seconda fase dell’addestramento ha riguardato la ricerca nel fiume di due dispersi: il «ruolo» è stato affidato ad altri due volontari che in assoluta sicurezza hanno finto di essere trascinati dalla corrente. Uno scenario molto realistico che ha emozionato le oltre seicento persone assiepate sulle sponde dell’Oglio. Il recupero è stato affidato a due equipaggi, formati da un sub, un sommozzatore dei Vigili del fuoco, un operatore della Croce Rossa e un volontario della Protezione civile a bordo di un gommone a motore. Il ferito raggiunto dall’imbarcazione, è stato recuperato dal sommozzatore che si è tuffato trainandolo fino al gommone dove è stato issato e visitato prima di essere trasportato a riva dove lo attendeva la barella su cui è stato adagiato e portato sull’ambulanza, in tempi record. L’ultima esercitazione alla Castrina ha testato il protocollo di intervento in caso di esondazione, una circostanza purtroppo vissuta molto spesso a Palazzolo. In questo caso gli operatori hanno mostrato la grande competenza acquisita con l’esperienza maturata sul campo. In pochi minuti è stata eretta una barriera di sacchi di sabbia che hanno bloccato l’alluvione. Al termine delle esercitazioni, Gabriele Zanni, nella triplice veste di volontario della Croce Rossa, presidente dell’Acb e sindaco di Palazzolo ha rimarcato «come le difficoltà metereologiche hanno reso ancora più probante e realistica l’esercitazione che ha raggiunto i suoi obiettivi. I volontari hanno lavorato con grande professionalità attenendosi con rigorosa attenzione ai protocolli di sicurezza». • G.C.C.

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