È battaglia legale sulla riva «vietata»

di Maria Lisa Piaterra
Sigilli e barriere: il percorso Lugana Marina è sequestrato da 7 mesi
Sigilli e barriere: il percorso Lugana Marina è sequestrato da 7 mesi
Sigilli e barriere: il percorso Lugana Marina è sequestrato da 7 mesi
Sigilli e barriere: il percorso Lugana Marina è sequestrato da 7 mesi

Entra nel vivo la battaglia legale per quel chilometro e mezzo di costa che è sotto sequestro giudiziario da sette mesi: il Comune di Sirmione si è costituito parte civile nel procedimento penale istituito dal Tribunale di Brescia dopo il sequestro del cantiere del percorso naturalistico Lugana Marina. Con una delibera la Giunta comunale ha nominato un legale per difendere i propri interessi e quelli delle realtà lese dal provvedimento penale, oltre a difendere l’immagine del Comune danneggiata dalla prolungata chiusura dell’area a lago. IL SEQUESTRO, disposto il 26 gennaio scorso dal sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani, ha interdetto l’accesso al pubblico nella zona. A far scattare i sigilli, lo ricordiamo, era stata una difformità riscontrata nella larghezza del basamento del camminamento in via di realizzazione rispetto al progetto originale. «Eravamo convinti che la procedura si sarebbe risolta in breve tempo - ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Ferrari – ma poiché sono trascorsi diversi mesi senza che la situazione si risolvesse, abbiamo ritenuto opportuno costituirci parte civile per difendere l’immagine e gli interessi del Comune». Oltre all’investimento di 100mila euro, a copertura del 50% dei costi di realizzazione dell’opera in capo all’Autorità di bacino, l’assessore ha sottolineato il forte disagio per la mancata corretta fruibilità dell’area, oasi di verde a ridosso del lago. La notizia della costituzione a parte civile del Comune non ha mancato di sollevare polemiche da parte degli esponenti del Movimento 5 Stelle, che hanno chiesto pubblicamente il motivo che ha indotto la Giunta a non dare immediatamente notizia, visto che la delibera risale ormai al primo agosto: «Perché non comunicare a tutta la cittadinanza la decisione della Giunta - si legge nella nota – su una vicenda che si trascina da mesi e di cui ufficialmente non si conoscono ancora i motivi?». Lapidario replica Ferrari: «Ci siamo limitati a rispettare i tempi delle procedure, senza alcuna volontà di nascondere la notizia, visibile a tutti sull’albo pretorio». •

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