Addio all’ospedale di Fasano
Il Santa Corona diventa albergo

di Sergio Zanca
L’ospedale di Fasano: era un distaccamento del Civile di BresciaI cartelli all’ingresso del Santa Corona: l’ospedale è chiuso dal 2004
L’ospedale di Fasano: era un distaccamento del Civile di BresciaI cartelli all’ingresso del Santa Corona: l’ospedale è chiuso dal 2004
L’ospedale di Fasano: era un distaccamento del Civile di BresciaI cartelli all’ingresso del Santa Corona: l’ospedale è chiuso dal 2004
L’ospedale di Fasano: era un distaccamento del Civile di BresciaI cartelli all’ingresso del Santa Corona: l’ospedale è chiuso dal 2004

Potrà cambiare la destinazione del Santa Corona di Fasano: da ospedale (chiuso dal terremoto del 24 novembre 2014) potrà diventare edificio residenziale-ricettivo. È l’orientamento della Regione Lombardia che, in base alla legge 12, ha ottenuto il lasciapassare della Regione per modificare il piano territoriale.

«CON UN EMENDAMENTO alla risoluzione di economia e finanza - ha reso noto il vice capogruppo della Lega Nord al Pirellone, il bresciano Fabio Rolfi - è stata approvata la possibilità di cambiare la destinazione d’uso, da residenza sanitaria a funzione ricettiva, dell’immobile di proprietà dell’Ospedale civile di Brescia, già utilizzato per l’attività di riabilitazione cardiologica, sito a Fasano di Gardone Riviera«.

«Si tratta di un passaggio – ha aggiunto - che consente di procedere alla vendita e alla valorizzazione di un immobile il cui prezzo, stimato dall’Agenzia del territorio, ammonterebbe a 7 milioni di euro. Questa struttura potrà ora trovare sul mercato una destinazione compatibile con le proprie caratteristiche, considerato che dal 2004 risulta inutilizzabile per attività sanitarie, in quanto danneggiata dal terremoto e non più accreditabile per questo fine. Salvo un intervento di messa in sicurezza, è abbandonato da 11 anni».

Con la cessione, verranno «garantiti introiti economici significativi per il sistema sanitario«, conclude Rolfi.

L’intenzione è di trasferire il Santa Corona a Infrastrutture Lombarde, che a sua volta lo passerebbe alla Cassa depositi e prestiti. Aprendo altresì la strada alla trasformazione in residence.

E IL COMUNE? Stando alle voci, non l’ha presa benissimo, sentendosi un po’ «scavalcato» dalle decisioni prese in sede regionale. L’operazione scavalcherebbe il municipio di Gardone Riviera, in quanto ora sarebbe obbligato a ratificare il cambiamento nel proprio Piano di governo, senza ottenere nessun contributo compensativo.

In passato il sindaco Andrea Cipani aveva detto in proposito: «Nella peggiore delle ipotesi, potremmo accettare di trasformare l’ex ospedale in un albergo tradizionale, di certo non in un condominio. Una trattativa che effettueremo in futuro, così da ottenere il massimo tornaconto sotto forma di opere pubbliche».

E adesso? Della vicenda si discuterà proprio lunedì sera in consiglio comunale, chiamato ad approvare una mozione che sarà una dichiarazione di intenti.

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