Anas, il progetto della galleria
imbocca la corsia di sorpasso

di Luciano Scarpetta
Una delle gallerie di Gargnano destinate ad essere bypassate
Una delle gallerie di Gargnano destinate ad essere bypassate
Una delle gallerie di Gargnano destinate ad essere bypassate
Una delle gallerie di Gargnano destinate ad essere bypassate

L’Anas ha predisposto lo studio di prefattibilità del nuovo tunnel che sostituirà le prime tre gallerie sulla Gardesana a nord dell’abitato di Gargnano. Il progetto è stato al centro di un tavolo di lavoro giovedì pomeriggio negli uffici della Comunità montana Parco Alto Garda.

SI TRATTAVA del terzo incontro, presieduto per l’occasione dal sottosegretario di Regione Lombardia alle politiche per la montagna e macroregione alpina (Eusalp) Ugo Parolo, e partecipato oltre che dal Presidente della Comunità Parco e sindaco di Valvestino Davide Pace, dai sindaci di Gargnano Giovanni Albini e di Tignale Franco Negri.

«Durante i lavori - ha spiegato Parolo - abbiamo condiviso la decisione di indire la Conferenza dei Servizi per avviare l’iter procedurale che porterà all’approvazione del progetto preliminare proposto da Anas». Sarà operativa entro la fine del mese di agosto e consentirà l’acquisizione dei pareri degli enti interessati.

«La cabina di regia voluta da Regione Lombardia - spiega Parolo - ha garantito, grazie soprattutto alla disponibilità e l’efficienza dimostrata da Anas rappresentata dagli ingegneri Dino Vurro e Federico Murrone, un sereno e costruttivo confronto con il territorio, valutando le diverse ipotesi progettuali in campo».

Nello specifico si trattava di ben cinque ipotesi al vaglio del Comitato: la prima, subito scartata, prevedeva un intervento al tratto attuale di Gardesana dall’imbocco con la prima galleria a nord di Gargnano, la D’Acli (930 metri), che avrebbe interessato poi anche la seconda, Eutemia (60 metri) e la terza Dei Ciclopi (655 metri), fino al bivio con la Provinciale che conduce all’altopiano di Tignale. «Il costo dell’intervento - dichiara Davide Pace - sarebbe stato sui 45/47 milioni di euro, meno dei 70 già stanziati (68,2 milioni finanziati con il Patto per la Lombardia, mentre i restanti 1,8 milioni sono garantiti per il progetto preliminare dalle risorse messe e disposizione dal Fondo comuni confinanti), ma avrebbe comportato la chiusura della Gardesana durante l’esecuzione delle opere».

Eventualità irreale per la sponda occidentale del Garda, considerato che stiamo parlando dell’unica via di collegamento esistente tra i paesi dell’alto e basso lago. «Le altre ipotesi - continua la disamina di Pace - prendevano in considerazione anche l’entrata del nuovo tunnel da una rotatoria da realizzare al bivio per la frazione di Muslone con uscita sempre in rotatoria al bivio per Tignale. Un’altra invece, sempre con ingresso in rotatoria al bivio per Muslone avrebbe avuto come uscita non il bivio a Tignale, ma un po’ più avanti nei pressi della Terrazzina. Si era ipotizzato anche l’entrata del nuovo tunnel a fianco della galleria D’Acli con uscita sempre in località Terrazzina, ma alla fine ha prevalso la soluzione con l’ingresso del tunnel accanto all’attuale prima galleria e uscita in rotatoria al bivio per Tignale». Saranno quindi 1.800 metri di tunnel a doppio senso di marcia. I tempi? «Entro il 2018 - spiega Pace - sarà pronto il progetto definitivo e nel 2019 l’esecutivo». Al termine dei lavori le tre gallerie bypassate rimarranno come strada alternativa di sicurezza, ma in futuro non è escluso il loro riutilizzo come tratto ciclabile.

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