Scene di straordinaria follia in pieno centro a Desenzano: un gruppo di quattro scalmanati aveva letteralmente sfasciato un locale, malmenando selvaggiamente il titolare e minacciando i clienti.
LA LORO FUGA per fortuna è durata poco più di un mese: sono stati beccati dagli agenti del Commissariato di Polizia, e ora risultano tutti indagati per i reati di danneggiamento aggravato, lesioni e violenza privata.
Sono quattro giovani albanesi (di età compresa tra i 26 e i 35 anni) i protagonisti di quella notte di violenza inaudita andata in scena il 4 agosto scorso, in un noto locale di via Nazario Sauro, a due passi dal lungolago.
Violenza insensata, ma di cui forse si è capita l’origine: uno degli indagati, come riporta il Commissariato, «aveva un rapporto con una ex dipendente del locale, e pertanto si ritiene che l’aggressione sia scaturita quale ritorsione per pretese di natura economica vantata da quest’ultima, a seguito della conclusione del rapporto lavorativo».
Nel locale è successo davvero di tutto: i quattro energumeni sono entrati nel bar e hanno cominciato a infastidire il titolare, provocandolo. Poi lo hanno accerchiato e aggredito, colpendolo più volte e provocandogli ferite al volto e alla testa: uno di loro lo teneva fermo mentre l’altro lo pestava, gli altri due si sono piazzati davanti all’ingresso per impedire a clienti e dipendenti di chiamare aiuto.
Bloccate le uscite si è scatenato il putiferio: prima di andarsene hanno lanciato bottiglie, bicchieri e sedie.
La scena non era passata inosservata: qualcuno ha chiamato il 112 chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine, ma quando era ormai tardi. La volante è arrivata in pochi minuti, ma gli aggressori erano già lontani.
Gli agenti si sono trovati di fronte il locale «seriamente danneggiato» e il titolare «vistosamente ferito».
Le indagini sono partite immediatamente: gli uomini della Polizia di Stato sono riusciti a identificarli al termine di un complicato lavoro di raccolta di testimonianze, appostamenti e visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Ora dei quattro violenti si occuperà la Giustizia.