Il collettore del Benaco ora viaggia a due velocità

di L.SCA.
Il vertice sul mega collettore del Garda che procede a due velocità
Il vertice sul mega collettore del Garda che procede a due velocità
Il vertice sul mega collettore del Garda che procede a due velocità
Il vertice sul mega collettore del Garda che procede a due velocità

Il ministro frena, le istituzioni accelerano. Almeno quelle della sponda veneta. Messo in cassaforte l’assegno da 100 milioni «avallato» dalla Corte dei Conti e superato l’ostacolo del ricorso al Tar contro l’esito del bando di assegnazione della progettazione, l’iter del mega depuratore del Garda avanza. Il presidente dell’Azienda Gardesana Servizi Angelo Cresco e il direttore Carlo Alberto Voi hanno illustrato l’agenda che dovrebbe addirittura consentire di iniziare i lavori nel 2019. « Daremo il via alla progettazione definitiva per rispettare il cronoprogramma - osserva Voi - ed per essere da stimolo agli amministratori della riva bresciana». L’OPERA SUL VERSANTE veneto sta in effetti viaggiando a velocità tripla rispetto a quello della nostra provincia dove non è stato neppure deciso dove sarà realizzato l’impianto. Decisiva in questo senso la riunione convocata venerdì 28 settembre nella Comunità del Garda. La presidente Mariastella Gelmini farà il punto sulle problematiche. Sarà presente anche il presidente di Ats Garda Ambiente Giovanni Peretti. Il tempo del resto stringe e il comprensorio bresciano sta già rincorrendo. Se le tempistiche verranno rispettate, entro fine anno sarà invece completata la fase di progettazione definitiva del nuovo collettore per la sponda veronese. «Il nostro obiettivo – spiga Cresco – è quello di avviare i primi cantieri entro il primo semestre del 2019. Per questo incontreremo a breve Ato Veronese e Ato Bresciano per definire le procedure migliori». Dopo la conclusione della progettazione definitiva, l’intento è quello di procedere per stralci alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dell’opera.

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